Si intitolerà “ Perché poeti in tempo di povertà? Un percorso di avvicinamento alla poesia moderna e contemporanea “, per riallacciarsi alle parole, ancora molto attuali, dopo più di due secoli, del poeta tedesco Friedrich Holderlin.
Le trasformazioni portate dalla modernità, la crisi e lo smarrimento dei riferimenti profondi dell’esperienza, la povertà di linguaggio e di senso, possono forse essere salvate dalla poesia, un bene ancora necessario, la cui forza permette di rappresentare conflitti e turbamenti del nostro tempo.
Saranno quattro gli appuntamenti di base, tutti alle 16 e 30: si parte domani con “ Da Holderlin a Zanzotto “ per poi proseguire venerdì 20 febbraio con “ Da Wordsworht a Sereni “e venerdì 13 marzo con l’incontro intitolato “ Da Rimbaud a Amelia Rosselli “ . Si chiuderà venerdì 27 marzo con “ Dopo gli anni ’60 “ .
Tra i curatori anche Vittorio Biagini, Stefano Giovannuzzi, Michela Landi, Paolo Maccari, Brenda Poster e Caterina Verbaro.
La partecipazione è libera ma serve la preiscrizione.
Info e iscrizioni presso il Laboratorio ( 055 486159 / 334 31 98 636; e-mail:[email protected])