Ben 80 gruppi coinvolti, per un totale di 500 repliche nei cinque giorni, permetteranno agli spettatori di costruirsi ogni sera il proprio programma scegliendo tra un’immensa varietà di generi e stili. Tra gli appuntamenti di domani, mercoledì 16 luglio, la parte scenografica sarà garantita dalle danze di guerra degli indiani Maruthi Kalari, dai giochi di fuoco dell’israeliana Fire Fingers, dagli arditi equilibrismi del nuovo circo degli australiani “This side up” che con il loro “Controlled falling project” trasmetteranno al pubblico il brivido della caduta dall’alto. Debuttano anche i “Match di improvvisazione teatrale”, un tipo di teatro originario del Canada ed oggi diffuso in tutto il mondo, basato totalmente sull’improvvisazione, che mette di fronte squadre di attori come in una competizione sportiva. Uno spazio particolare sarà riservato alle famiglie, con il teatro di burattini, i clown, le marionette, tra le quali spiccano i Minidlin, veri e propri maestri del settore.
Per la prosa, parte il progetto “Toscanacci, risate e anticorpi” con Andrea Kaemmerle, l’ideatore di Utopia del Buongusto, che propone il suo Balcanikaos, viaggio nella musica e nei drammi del popolo dei Balcani guidato da un clown maldestro e provocatore, e a seguire Andrea Cambi con Barlume e finale con Anna Meacci che in “Stupidi e banditi” prende in giro i grandi della terra. Non mancheranno le street band, per far saltare all’unisono il pubblico di fronte all’affascinante cornice del Palazzo Pretorio. Gli ottoni pulsanti della Bandita apriranno le danze alle 21, seguiti dal jazz della Mo Better Band, fino agli “zzingheri di Maremma” della Zastava Orchestra che chiuderanno la prima sera del Festival dopo la mezzanotte. Nel mezzo, gli spettacoli nei “Giardini segreti”, su prenotazione direttamente all’ingresso, i tanti interventi di teatro di strada nelle piazze e nelle vie del borgo, mostre di arte contemporanea, concerti per pochi spettatori all’interno di antiche case medievali, lavorazioni artigianali dal vivo.
Il tutto all’insegna di quel “Quarto Teatro” che, nella definizione del direttore artistico Alessandro Gigli, “va oltre il teatro di strada perché non pensa alla gente, ma ad ogni persona, così che ognuno possa cercare il teatro che più gli si addice”. Informazioni e programma: www.mercantiacertaldo.it.