Il protocollo ha ripreso e ampliato una precedente intesa che però non era mai decollata. “L’obiettivo è definire politiche comuni alle tre città – ha dichiarato Elisabetta Cianfanelli – che puntino da un lato alla promozione di forme di sviluppo turistico compatibile con una migliore tutela del patrimonio artistico e dall’altro a favorire il turismo. In accordo porteremo avanti una politica comune per condividere strategie, iniziative per un turismo di qualità, responsabile e duraturo e per individuare risorse da destinare a questo comparto”.
Lo strumento individuato per attuare questo obiettivo è il “Centro di coordinamento” per la predisposizione di politiche turistiche comuni e di azioni collaterali di tutela del patrimonio culturale e di promozione di una sempre migliore qualità e fruibilità della visita da parte dell’ospite. Questo centro sarà costituito dai rappresentanti istituzionali dei tre comuni (ovvero gli assessori al turismo) e alle riunioni potranno essere invitate le istituzioni interessate al tema sia a livello regionale che nazionale. Verrà inoltre favorita la partecipazione dei cittadini e delle loro rappresentanze associative alle decisioni.
Ma gli impegni non si fermano qui. Con il protocollo i tre comuni concordano sulla necessità di promuovere, anche attraverso possibili forme di cooperazione transnazionale ed europea, l’unicità del patrimonio culturale delle tre città in modo unitario: ovvero con una sorta di biglietto da visita comune anche per quanto attiene l’offerta turistico-culturale.