Ci sono centinaia di vittime silenziose della Grande Guerra alle quali non viene reso onore: gli animali. Cavalli, muli, cani, piccioni. Un esercito parallelo di 16 milioni di unità che sui diversi fronti, aiutò gli eserciti a trasportare armi, munizioni, equipaggiamenti, a liberare le trincee dai ratti, a ritrovare e soccorrere i feriti e a comunicare ordini da e per il fronte. Firenze li celebra con la conferenza “1914-1918: la Guerra e gli Animali. Truppe silenziose al servizio degli eserciti” in programma mercoledì 4 novembre alle 21 presso l'altana della Biblioteca Piero Thouar nel complesso delle Leopoldine in Piazza Tasso.
Un Omaggio dovuto, 100 anni dopo
L'iniziativa è organizzata dall'Associazione Via Maggio e Amici della Biblioteca Thouar con il patrocinio del Comune di Firenze in occasione del Centenario della prima Guerra mondiale e sarà curata da Susanne E.L.Probst e Serennella Ferrari.
Immagini fotografiche di repertorio e letture di testimonianze dirette e indirette dell’epoca racconteranno il ruolo degli animali, eroi silenziosi al servizio degli eserciti nel corso della guerra, ma anche lo stretto rapporto di interdipendenza e di affezione che si instaurò nel binomio soldato-animale. Ritratti in posa di ufficiali a cavallo, addestratori di cani o guidatori di muli insieme a scatti più “veristi” che documentano la cruda realtà dei campi di battaglia, le tragiche ritirate e la misera vita nelle trincee con uomini e animali deperiti, sofferenti e terreni cosparsi di cadaveri e carcasse.
16 Milioni al fronte
Fin dall’antichità infatti l’uomo ha usato gli animali in guerra: da Omero passando per Alessandro il Macedone fino ad Annibale. Anche nel corso della prima guerra mondiale, nonostante l’impiego di armi sempre più sofisticate e trasporti motorizzati, l’uomo non poté fare a meno degli animali mobilitandone oltre 16 milioni, di cui 11 milioni di equini, 100mila cani e 200mila piccioni.
In occasione della conferenza verrà anche presentato il catalogo della mostra a cura delle studiose Susanne E.L Prost e Serenella Ferrari con prefazione di Oliviero Toscani. Comprende 89 fotografie dell'esposizione che si è già tenuta a Gorizia (2014) e Venezia (2015) e che presto arriverà a Roma, Trento, Venzone, Udine, Berlino e Firenze, all’interno del Complesso delle Leopoldine.