giovedì, 16 Gennaio 2025
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Goldworld, la street culture che vuole guardare oltre

E' appena stato presentato il sito creato dalla mente propulsiva del "padre" del marchio Gold. Insieme a lui una ventina di collaboratori under 30 pronti a raccontare la loro versione del mondo

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Un’avventura iniziata nove anni fa e cresciuta insieme ai suoi protagonisti. Un marchio di moda che si fa web magazine per approfondire temi come la brand generation e le sue storie, chi pagherà il debito e cosa sono le agenzie di rating, il presidente Obama che canta all’Apollo Theater e l’intervista a Marky Ramone e così via. Una redazione che conta, di base, una ventina di collaboratori under 30 pronti a raccontare la loro versione del mondo: quello che è e quello che vorrebbero. Ecco Goldworld, www.goldworld.it, il sito che, promette il team che lo ha creato e lo gestisce, “approfondirà nuovi argomenti”.

NON SOLO STREET. Non più solo streetwear, musica e graffiti, ma anche innovazione tecnologica, moda e graphic novels, design e multimedia, scienza e fantascienza, nuovi sport e viaggi fuori dagli schemi”. “Il progetto – continuano i suoi promotori – ha persino l’ambizione di affrontare l’attualità politica e sociale, con testimonianze, analisi e opinioni personali che invece di alimentare preconcetti da tifoserie da stadio aiutino a comprendere la vera portata dei problemi”. Alle sue spalle, c’è Omar Rashid, il 33enne diplomato al Polimoda ma con esperienze parigina e statunitense che ha aperto nel settembre 2003 – nove anni fa, appunto – il primo select store Gold in via Verdi. A metà fra negozio e studio grafico con un occhio particolare per la street art, il punto vendita di via Verdi lascia spazio negli anno successivi a tre altre creature: lo stesso negozio si trasferisce nel frattempo nell’area più commerciale di via Gioberti, mentre nel 2011 aprono Logic, club situato nel centro fiorentino, dedicato a concerti, corsi, workshop, mostre ed eventi di vario genere e Multiverso, impresa collettiva basata sul coworking e quartier generale di Goldworld, come lo definisce Omar.

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IL NUOVO MAGAZINE. Nonostante l’apertura al mondo editoriale, capitanata dalla collaborazione con il giornalista italiano ma da anni impegnati negli Usa Luca Neri, il cuore di Gold, progetto nato per smuovere e promuovere l’affermazione della street culture nel panorama fiorentino, resta l’abbigliamento, anzi lo street wear. T-shirt brandizzate, jeans, che uniscono tradizione e innovazione e vogliono risultare vestibili e longevi, felpe da strada e borse con il messaggio “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” restano il primo amore di Omar, direttore creativo esecutivo che ha saputo coinvolgere nella sua avventura da Elio e le Storie Tese a Clet.

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