martedì, 24 Dicembre 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniArte & CulturaChi è Helen Frankenthaler, protagonista...

Chi è Helen Frankenthaler, protagonista della nuova mostra di Palazzo Strozzi

Dal movimento della "Color Field Painting" alla tecnica della "soak-stain": tutto quello che c'è da sapere per arrivare preparati alla prossima mostra di Palazzo Strozzi su Helen Frankenthaler

-

- Pubblicità -

Le opere di Helen Frankenthaler, una delle più importanti artiste americane del Novecento, saranno al centro della nuova mostra di Palazzo Strozzi, che si aprirà venerdì 27 settembre 2024 a Firenze. In esposizione un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1953 e il 2002 a fianco ad alcuni capolavori di suoi contemporanei, come Pollock, Morris e tanti altri. Dopo aver parlato a lungo della figura di Anselm Kiefer, protagonista della precedente mostra allestita in questi stessi spazi, vediamo adesso chi è Helen Frankenthaler e quale impronta ha lasciato nel mondo dell’arte contemporanea.

Come mai è considerata una donna rivoluzionaria nel panorama dell’arte contemporanea?

Una cosa è certa. Helen Frankenthaler è stata un’artista rivoluzionaria nel mondo dell’arte contemporanea. Nata a Manhattan nel 1928 e morta a Darien nel 2011, ha vissuto a New York e nei suoi sobborghi per quasi tutta la sua vita, traendo ispirazione dalla natura piuttosto che della città. La pittrice ha rivestito un ruolo fondamentale nel passaggio dall’Espressionismo astratto, movimento artistico statunitense successivo alla Seconda Guerra Mondiale che consisteva nel far gocciolare, lanciare o macchiare sulle tele il colore in maniera del tutto spontanea, alla cosiddetta Color Field Painting.

- Pubblicità -

In altre parole, Helen Frankenthaler si è distinta nel panorama artistico americano tramite un approccio “senza regole” e libero, esplorando cioè una nuova relazione tra colore e forma grazie alla sua continua ricerca e fervida capacità creativa e di improvvisazione. Negli anni Sessanta sperimentò anche la litografia e, alla metà degli anni Settanta, la xilografia impiegando un vasto repertorio di colori stesi a strati e reinterpretando il metodo tradizionale nell’astrazione.

Helen Frankenthaler, dal movimento della “Color Field Painting” alla tecnica della “soak-stain”

Il movimento della “Color Field Painting” è nato negli Stati Uniti nel dopoguerra e consiste nell’utilizzare grandi tele di canapa coperte interamente da estensioni invariate di colore, che escludono qualsiasi interesse per il segno, la forma o la materia mentre celebrano il potere della pittura e le sue infinite relazioni. Non c’è dubbio che Frankethaler sia stata una delle poche fondatrici di questo movimento, probabilmente la più conosciuta, ma a farne parte vi erano anche artisti come Newman, Rothko e Still.

- Pubblicità -

Il suo stile distintivo era la cosiddetta tecnica della “soak-stain” (letteralmente, “macchia di ammollo”): l’artista lavorava versando infatti direttamente la vernice diluita sulla tela grezza stesa a terra, dipingendo ogni suo lato per creare campi sospesi di colore trasparente, così da fondere tela e tinta e ampliare le possibilità della pittura astratta. Frankenthaler l’ha utilizzata per la prima volta nel 1952 nel suo dipinto Mountains and Sea, esposto quando lei aveva 23 anni e ispirato ad un viaggio in Nuova Scozia. Nonostante all’epoca non abbia riscosso troppo successo, l’artista continuò a lavorare con questa tecnica per tutta la vita, tanto da diventare fonte di ispirazione per altri artisti, come Morris.

- Pubblicità -

Una piccola curiosità: l’unione con Motherwell, esponente dell’Espressionismo astratto

C’è un’ultima notizia che forse potrebbe stuzzicare la curiosità dei futuri visitatori della mostra. Nel 1958 Helen Frankenthaler sposò – dopo una breve relazione di cinque anni con il critico Clement Greenberg che la sostenne sin dall’inizio della sua carriera artistica – Robert Motherwell, importante esponente dell’Espressionismo astratto. Tra i due vi era una differenza di età di 13 anni, ma gli interessi comuni per l’arte e i viaggi li tennero uniti fino al 1971, quando decisero di divorziare. Sappiamo che la coppia non ebbe mai figli ma Frankenthaler divenne, nel periodo di unione tra i due, la seconda madre delle due figlie di Motherwell da un precedente matrimonio.

Helen Frankenthaler a Firenze: la nuova mostra di Palazzo Strozzi

Dopo Anselm Kiefer, Palazzo Strozzi porterà quindi a Firenze – dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025 – le opere di un’altra importante figura dell’arte contemporanea: “Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole” è il titolo della nuova mostra. L’esposizione è co-organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze e dalla Helen Frankenthaler Foundation di New York ed è a cura di Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné.

I visitatori potranno così scoprire connessioni, influenze e amicizie dell’artista tramite un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1953 e il 2002, provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation e in prestito da importanti musei e collezioni private. Questi capolavori saranno messi a confronto con i lavori di artisti a lei contemporanei, alcuni parte dalla sua collezione personale, come Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith e Anne Truitt.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
spot_img
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -