giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Medio Oriente sbarca al cinema. Con un festival

Si chiama "Film Middle East Now", ed è il primo festival cinematografico italiano dedicato al Medio Oriente. Dal 3 al 7 febbraio, Firenze sarà capitale della produzione contemporanea di film e documentari che raccontano una delle aree più calde e affascinanti del mondo. Tanti anche gli eventi collaterali.

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Dal 3 al 7 febbraio, ai cinema Odeon e Auditorium Stensen, è in programma “Film Middle East Now“, il primo festival cinematografico italiano dedicato al Medio Oriente. Firenze diventa così capitale della produzione contemporanea di film e documentari che raccontano una delle aree più calde, strategiche e affascinanti del mondo. Israele, Palestina, Afghanistan, Libano, Emirati Arabi: nei cinque giorni di Festival verranno proposte le opere più recenti di registi giovani, ma già riconosciuti e premiati a livello internazionale (tutti i registi saranno presenti al Festival). Tra i fiori all’occhiello del Festival un focus speciale sul nuovo cinema e sui recenti documentari dell’Iran.

L’evento è organizzato dall’associazione culturale Map of Creation in stretta collaborazione con la Fondazione Stensen e con il supporto e il patrocinio di Comune di Firenze, Mediateca Regionale Toscana-Film Commission, Consiglio Regionale e Provincia di Firenze.  Il programma propone anche una serie di eventi collaterali focalizzati a raccontare la cultura contemporanea di quest’area del mondo, tra cui la mostra fotografica sull’Iran di Paolo Woods, momenti conviviali e gastronomici, concerti, workshop, incontri. Film Middle East Now è una rassegna internazionale pensata per dare visibilità a film che normalmente non trovano una distribuzione nel circuito cinematografico italiano, ma che raccontano con grande forza e immediatezza il Medio Oriente di oggi.

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Sarà l’Iran ad inaugurare e chiudere il Festival al cinema Odeon. L’apertura è in programma mercoledì 3 febbraio. Dopo il buffet a base di prodotti iraniani, verrà proiettato About Elly, il film del regista iraniano Asghar Faradhi, vincitore dell’Orso d’argento all’ultimo Festival del Cinema di Berlino e candidato agli Oscar 2010 per l’Iran. Si tratta di un film iraniano sorprendente e fuori dagli stereotipi che racconta la storia di Ahmed che, dopo molti anni trascorsi in Germania, decide di far ritorno in Iran, suo paese d’origine. Domenica 7 febbraio calerà il sipario sul Festival con l’anteprima Italiana della pellicola I Gatti Persiani del regista indipendente Iraniano Bahman Ghobadi, scritto assieme alla giornalista irano-americana Roxane Saberi, arrestata recentemente in Iran.  Sono due film che raccontano due facce dello stesso Iran: uno scorcio sulla nuova borghesia emergente di Teheran e il ritratto di una giovane band rock underground che cerca di trovare il suo spazio all’interno della Repubblica Islamica. A dimostrazione che il cinema oggi in Iran si è trasformato, e riesce a raccontare in modo più diretto la società attuale, anche oltre la censura.

Tra gli altri film in programma c’è Teheran without permission, la capitale iraniana girata clandestinamente con un cellulare; Letters to the president, ritratto inedito di Ahmadinejad; Fatenah, il primo film d’animazione palestinese, ambientato dentro la striscia di Gaza e realizzato col contributo dell’Oms; Amreeka, premio alla critica all’ultimo festival di Cannes che racconta la storia di Mouna, una donna che vive nei territori palestinesi e decide di trasferirsi negli Stati Uniti.

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I 12 tra film e documentari del Festival raccontano di politica, di diritti umani, ma anche di amore e di amicizia: storie grandi e piccole, spaccati intimi di vite comuni che invitano a entrare nel loro mondo e stimolano il confronto. Film Middle East Now nasce come una piattaforma di confronto, un’occasione per il pubblico di scoprire e conoscere le culture di questi paesi, confrontarsi con le loro questioni politiche, religiose e sociali, anche attraverso i dibattiti con i registi presenti a Firenze nei giorni della rassegna. Il Festival nasce dall’esigenza di raccontare una realtà affascinante ed enigmatica di cui l’Occidente, nonostante le forti attenzioni mediatiche, conosce soltanto stereotipi e luoghi comuni.

 

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IL PROGRAMMA

Mercoledì 3 febbraio

CINEMA ODEON

ore 21.00 ABOUT ELLY di Asghar Farhadi
(Iran, 2009, 119’)
vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese
alla presenza del regista

Un gruppo di ex compagni d’università organizzano un weekend in riva al Mar Caspio. Tutti sperano che Elly conquisti il cuore di Ahmad, in cerca di una sposa iraniana dopo un matrimonio fallito in Germania. Ma Elly sparisce improvvisamente e una serie di bugie e inganni porterà il gruppo alla catastrofe.
Il film ha vinto l’orso d’argento all’ultimo Festival di Berlino ed è candidato agli Oscar 2010.

Giovedì 4 febbraio

FONDAZIONE STUDIO MARANGONI

ore 18.00 Inaugurazione della Mostra CAMMINAMI SUGLI OCCHI.
L’Iran nelle foto di Paolo Woods

AUDITORIUM STENSEN

ore 20.15 THE ONE MAN VILLAGE di Simon El-Habre
(Libano, 2008, 86’).
vo. arabo, sottotitoli: italiano/inglese
alla presenza del regista e della produttrice

Semaan fa una vita tranquilla nella sua fattoria a Ain al Halazoun, un paesino sulle montagne del Libano, spopolatosi durante la guerra civile. Oggi Semaan è l’unico abitante. Con un film ironico e sorprendente il regista Simon El Habre, nipote del protagonista, cerca di riflettere sulla memoria di un Paese che sembra vivere in un’amnesia collettiva.
The One Man Village è stato uno dei documentari più premiati del 2009.
Anteprima nazionale

ore 22.15 FIREWORKS WEDNESDAY di Ashgar Farhadi
(Iran, 2006, 104’)
vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese.
alla presenza del regista

Rouhi, una giovane domestica della periferia più povera di Tehran, ha trovato lavoro in una famiglia borghese. Appena arrivata nella famiglia, si ritrova nel bel mezzo di un’accesa lite domestica tra Mojdeh e Morteza. Mojdeh sospetta che il marito la tradisca con Simin, la loro vicina di casa. Il film si sviluppa sullo sfondo della festa del fuoco – il Chaharshanbe Suri – che si celebra l’ultimo mercoledì dell’anno e che negli ultimi tempi in Iran ha assunto il carattere di protesta collettiva.

Venerdì 5 febbraio

CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA – SALA DEL GONFALONE

ore 17.00 Workshop “Raccontare il Medioriente”
con Simon El-Habre regista di The One Man Village, Irit Neidhert produttrice ed esperta di Medioriente, Petr Lom regista di Letters to the President, Severino Saccardi consigliere regionale

AUDITORIUM STENSEN

ore 20.00 BUFFET MEDIO-ORIENTALE in collaborazione con l’Associazione studenti iraniani di Firenze e le cucine della Valle dei Cedri – ristorante libanese e Darvish Cafè
ingresso limitato – prenotazione obbligatoria

ore 21.00 FRONTIER BLUES di Babak Jalali
(Iran, UK, Italia, 2009, 95’)
vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese
alla presenza del regista

Frontier Blues racconta quattro storie intrecciate ambientate nell’Iran del nord, al confine con il Turkmenistan. Alam lavora in un allevamento di polli. Sta imparando l’inglese per portare la futura sposa a Baku. Kazem ha un negozio di abbigliamento ma i vestiti che vende non vanno mai bene a nessuno. Hassan vive con suo zio e ha un asino come unico amico. Infine un menestrello turkmeno di 55 anni, soggetto di un libro di fotografia, la cui moglie è stata rapita su una Mercedes verde molti anni fa.
Anteprima nazionale

Sabato 6 febbraio

CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA – SALA DEL GONFALONE

ore 11.30 Workshop “Raccontare il Medioriente” – professione fotoreporter
con Paolo Woods, fotografo e inviato

AUDITORIUM STENSEN

ore 16.00 THE NORTH ROAD di Carlos Chahine
(Libano, Francia 2008, 25′)
v.o. arabo, francese, sottotitoli: italiano/inglese

ore 16.30 LETTERS TO THE PRESIDENT di Petr Lom
(Canada, Iran, 2009, 72’)
vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese
alla presenza del regista

Un documentario sul governo del presidente Ahmadinejad in Iran. Il regista ha ottenuto per la prima volta nella storia il permesso di viaggiare assieme al Presidente durante le sue “populiste” visite itineranti nelle campagne del profondo Iran. Durante queste visite il presidente riceve molte lettere – il governo parla di 10 milioni fino a ora – dalla parte più povera della popolazione che chiede aiuto. Le lettere diventano il dispositivo narrativo e lo strumento per riuscire a entrare in un Iran che solitamente è chiuso a qualsiasi straniero.

ore 18.30 TEHRAN WITHOUT PERMISSION di Sepideh Farsi
(Francia, Iran, 2009, 83’)
vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese

La regista Sepideh Farsi propone un affascinante ritratto di Teheran, città che ha abbandonato quand’era ancora adolescente. Il film è stato girato con un telefono cellulare, che le ha dato una grande libertà, consentendole di passare inosservata e di ridurre la distanza che la separava dai suoi interlocutori. Tra ricchezza e povertà, architettura d’avanguardia e tradizione, questo collage di scene quotidiane descrive magnificamente la ricchezza e la diversità della capitale iraniana.
Anteprima nazionale

ore 21.00 AMREEKA di Cherien Dabis
(Stati Uniti, Canada, Kuwait, 2009, 96’)
vo. arabo/inglese, sottotitoli: italiano/inglese

Mouna, divorziata e madre di un adolescente, è una donna palestinese entusiasta nonostante la vita difficile nei territori occupati. Un giorno decide di lasciare questa vita e andare a lavorare negli Stati Uniti. Dopo le gioie iniziali, Mouna e Fadi cercano di trovare il proprio posto in questa “Amreeka” tanto a lungo sognata. Ma gli Stati Uniti, in guerra con il “diavolo” Saddam, dimostreranno uno strano concetto di ospitalità. Il film ha vinto il Premio della Critica Internazionale al Festival di Cannes 2009.
Anteprima nazionale

ore 22.45 FOR A MOMENT FREEDOM di Arash T. Riahi
(Austria, Iran, 2008, 110’)
vo. farsi, sottotitoli: italiano/inglese

L’odissea di tre gruppi di rifugiati iraniani e curdi. Tutti sono riusciti a fuggire dall’Iran e dall’Iraq, ma ora sono bloccati a Istanbul. Almeno godono della libertà, ma devono aspettare in un hotel poco raccomandabile, sperando ogni giorno che la richiesta di asilo sia accolta. Questa pausa forzata nel loro cammino verso l’indipendenza è caratterizzata dalla speranza, da una tragica comicità, ma anche dalla totale incertezza.
Il film è candidato agli Oscar 2010.

Domenica 7 febbraio

AUDITORIUM STENSEN

ore 16.00 TRANSIT DUBAI di Ineke Smits
(Dubai, Olanda, 2008, 72’)
vo. arabo/inglese, sottotitoli: italiano/inglese

Nel cuore del Medioriente c’è una città come Dubai, nuova e ultra-moderna, che sta crescendo a ritmi vertiginosi. Il documentario segue alcuni abitanti di Dubai che stanno partecipando a uno workshop fotografico, raccontando aspetti diversi della vita nell’emirato. Attraverseremo la facciata luccicante della città e scopriremo gradualmente come Dubai sia forse solo una mera illusione ottica, dove il “sentirsi a casa” in realtà non esiste.
Anteprima nazionale

ore 17.30 THE BEETLE di Yishai Orian
(Israele, 2008, 72’)
vo. ebraico/arabo, sottotitoli: italiano/inglese

Yishai Orian, il regista, è il proprietario di una vecchia Volkswagen Beetle e sta per diventare papà. Il meccanico dice che la macchina non durerà per molto e la moglie si lamenta che non sarà comunque adatta per il bambino. Volendo a tutti costi tenere la sua amata auto, Yishai intraprende un viaggio che inizia con la ricerca dei vecchi proprietari della Beetle, continua in Giordania dove ripara l’auto e si conclude con la nascita del suo primogenito.

ore 19.00 FATENAH di Ahmad Habash
(Palestina, 2009, 30’)
vo. arabo/ebraico, sottotitoli: italiano/inglese

Ispirato a una storia vera, Fatenah è il primo film d’animazione mai realizzato in Palestina. La protagonista, “Fatenah”, vive nella striscia di Gaza e, vista la difficoltà della vita quotidiana, ha sogni e aspirazioni molto semplici. Ma quando scopre di avere un tumore al seno, inizierà un viaggio drammatico per salvare i suoi sogni.
Anteprima Europea

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