La chiusura della libreria Edison raccontata in uno spettacolo.
LO SPETTACOLO. Si terrà domani, sabato 13 aprile alle 17, al ‘Tamerò (locale in piazza Santo Spirito di Firenze), lo spettacolo che racconta la chiusura della Libreria Edison dal titolo “Morte accidentale di una libreria” scritto da Giovanni Bogani (giornalista e scrittore).
EDISON MA NON SOLO. In “Morte accidentale di una libreria” – viene spiegato – si parla della libreria Edison, ma anche di cinema che oggi non ci sono più. Attraverso brevi monologhi portati in scena da Stefano Algerini, si raccontano librai, lettori, frequentatori della libreria. Tutta una Bohème e una piccola movida che animava la vita di Firenze. Ogni monologo allude, nel finale, a una canzone. Che viene cantata da Caterina Fiaschi, insieme allo stesso Bogani, con il pianoforte di Davide Petrillo e il basso di Michele Rutigliano. L’attrice Linda Luzzi interviene con citazioni di romanzi e brevi interventi umoristici.
TEMI. Immagini degli anni ’70, ’80 e ’90 si affollano dentro il racconto. Si parla, tra una storia di libri e l’altra, di Gabriele Salvatores, del gol di Tardelli, del telefono Bigrigio, dei baffi di Mark Spitz. Si spazia tra la nostalgia del tempo perduto, la fascinazione per il dio libro che si tocca e si annusa, e le richieste folli dei clienti. Che cercano “L’Amaro di Molière”, “Il diavolo investe Prada”, “La moltitudine dei numeri dispari”. O “L’Edipo a Cologno”. Richieste documentate e ricordate da chi, in questi anni, ha lavorato lì, alla Edison. “Oggi, la libreria Edison è chiusa – ha detto Bogani -. I suoi trentotto dipendenti aspettano notizie. Aspettano un futuro che ancora non è scritto. L’importante è che la città non dimentichi”.