La sala, riordinata secondo l’allestimento delineato nella guida redatta dall’abate Luigi Lanzi nel 1782, ospita il celeberrimo gruppo marmoreo della Niobe e dei Niobidi, copie romane di originali ellenistici del III-II secolo a.C.; sulle eleganti pareti, decorate a stucco, campeggiano le imponenti tele dipinte da Giuseppe Grisoni e Giusto Sustermans.
Curata da Antonio Natali e da Antonella Romuladi, con gl’ interventi di autorevoli studiosi, l’opera offre un prezioso contributo alla conoscenza di questo ambiente, un esempio di grandioso interno neoclassico, unico a Firenze insieme alla sala Bianca di Palazzo Pitti e al salone delle Feste della villa del Poggio Imperiale.
Il testo, corredato da un ricco apparato iconografico, si rivela di enorme interesse per studiosi ed amanti dell’arte.