“L’idea di una scultura posta all’esterno del museo – sottolinea Christian Balzano – serve a far vivere e fruire l’opera d’arte in maniera più vera. È un modo per togliere i cordoni che solitamente separano il fruitore dall’opera: non c’è solo la possibilità di vedere, ma anche di toccare”.
Il protagonista dell’installazione nella piazza lucchese è un toro dorato, soggetto tra i più amati dall’artista, con le zampe rivolte verso l’alto, come se si fosse appena “ribaltato”. La scultura è stata esposta per la prima volta a Milano nel marzo 2008 per poi fare tappa, nel corso dello stesso anno, al Lido di Venezia, Chiavenna, fino ad arrivare a Lucca. Il progetto di creare una grande scultura con l’immagine del toro è nata a Milano, da un mosaico che si trova sul pavimento della famosa Galleria Vittorio Emanuele. Per augurarsi una buona sorte, chi si trova a passare accanto al mosaico compie un rito scaramantico: col tacco delle scarpe sui testicoli del toro, gira su se stesso per tre volte consecutive. Il gesto dovrebbe portare virilità agli uomini e più in generale fortuna.
“Da qui – racconta l’artista – mi è venuta l’idea di creare un grande toro, una figura che si ricollegasse al tema del destino e della predestinazione. Ho tirato fuori dal mosaico il toro e l’ho reso ‘vivo’ così che tutti possano usufruire in un modo alternativo dei suoi ‘attributi’ toccandolo”.
La scultura, del peso di 400 chili, realizzata interamente in resina, è lunga 3 metri e 70 centimetri, alta 2 metri e 10, e larga 1 metro e 65.
“È molto interessante e suggestivo – ribadisce il presidente della Fondazione Lu.C.C.A., Angelo Parpinelli – portare l’arte contemporanea nel quotidiano e in mezzo alle persone. Si tratta di un’operazione che rafforza la filosofia del nostro museo ovvero quella di condividere e percepire in modo collettivo l’arte della nostra contemporaneità che va non solo guardata, ma vissuta”.