Meucci è nato a Firenze, in via dei Serragli il 13 aprile 1808, e scomparso a New York in povertà il 18 ottobre 1889. L’iniziativa è della Facoltà di Ingegneria dell’ateneo fiorentino che ha dato vita ad un Comitato Nazionale per le manifestazioni per il bicentenario, ricevendo il patronato del Presidente della Repubblica e del Ministero dei Beni Culturali.
Le celebrazioni si svolgono in due parti, una fino a giugno, la seconda da settembre ad aprile 2009, ed intendono ricordare l’inventore ma pure riflettere sul presente e sul futuro delle telecomunicazioni. Tra gli appuntamenti ci saranno, oltre alla mostra, un concerto alla Pergola il 13 aprile, un annullo filatelico, la riunione della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria, un convegno a carattere storico e molti altri eventi. Per informazioni http://meucci.ing.unifi.it.
Tornando alla mostra, Antonio Meucci approdò alla Pergola negli anni ’30 dell’800, gli anni d’oro dal punto di vista della tecnica teatrale. Come si lluminava e si riscaldava una sala, come si organizzava il lavoro sulla scena, come si interveniva in caso di pericolo, le macchine per le feste, i congegni, gli effetti, i manifesti. Il teatro, un’arte dalla memoria difficile, rivive attraverso gli oggetti di uso comune e racconta agli spettatori di oggi la storia silenziosa di quelli che li hanno preceduti. Meucci lasciò il suo geniale segno nel telefono acustico che mette in comunicazione il palcoscenico con i ballatoi e in molte altre diavolerie oggi perdute. La mostra è curata da Giovanna Chilleri e Leonora Merciai con Alessandra Lopez e Mariangela Stefanoni, da un’idea di Riccardo Ventrella. Orario: lun-ven 10.30-17.30 chiuso il 07.05 Info: tel.055/2264353.