Oltre 3mila vocaboli, rigorosamente con la ‘c’ aspirata. Un modo per non perdersi per strada neanche un pezzettino di tradizione o di dialetto, se di dialetto si può parlare.
L’autore Rosi Galli ha voluto trascrivere in italiano i termini toscani più difficili da riconoscere, spiegandone il significato e il modo d’uso più comune. Simpatiche e curiose storie popolari accompagnano l’origine del vocabolo, mentre semplici note etimologiche illustrano illustrano con esempi pratici l’uso della parola nella vita quotidiana.
Accanto al tradizionale elenco di definizioni (con oltre 3.300 voci) si trovano circa 1.800 modi di dire e proverbi tra i più curiosi e antichi, ma non solo: il volume è anche arricchito da citazioni letterarie, schede sui personaggi storici toscani oltre ad una utilissima guida alla lettura del dialetto con grammatica.
”Questo Vocabolario è stato creato perché siamo convinti che la costruzione di un buon futuro affondi le radici nel passato – hanno spiegato gli editori – il nostro desiderio è che in ogni casa di Firenze e provincia, e perché no toscani, ci sia una copia che possa servire da testimone tra le vecchie e le nuove generazioni”.