sabato, 5 Luglio 2025
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Otto case editrici toscane al Salone del libro di Torino

la toscana sarà presente con 8 case editrici al salone del libro di torino

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E’ dal 2010 che la Regione Toscana, attraverso il nuovo Testo unico in materia di beni, istituti e attività culturali, nell’ambito delle politiche per la promozione dell’innovazione culturale e della contemporaneità, ha previsto il sostegno all’editoria piccola, media e periodica di ambito culturale. “L’obiettivo che ci siamo dati – ha spiegato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti all’incontro di presentazione di larga parte della  partecipazione toscana al Salone internazionale del libro che si apre a Torino giovedì prossimo – è valorizzare quelle testate che saranno inserite nell’Elenco regionale delle riviste di cultura: pubblicazioni che, in ambito umanistico, sociale, economico e scientifico, hanno come oggetto prevalente di interesse lo studio interdisciplinare, la divulgazione e la promozione del dibattito culturale sulla realtà sociale contemporanea e che soddisfano specifici e rigorosi requisiti di qualità predeterminati dalla Regione”.

LE CASE EDITRICI. Al salone di Torino la Regione è presente con uno stand insieme al Coordinamento delle riviste italiane di Cultura, di cui è presidente Valdo Spini, per promuovere la conoscenza delle riviste pubblicate da fondazioni, associazioni e case editrici attive in Toscana. Accanto a questo, la Toscana sarà rappresentata anche da 8 delle 54 case editrici che hanno dato vita al portale toscanalibri.it: Olschki Editore e Sarnus da Firenze; da Siena Berri Editrice, Edizioni Cantagalli, Primamedia editore, Salvietti&Barabuffi; Edizioni Effigi da Grosseto e Menichetti Editore da Empoli. Presenteranno  le novità 2011, aiutati da una campagna promozionale con cartoline significative di ogni area della Toscana con autori e scrittori quali testimonial d’eccezione.

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PERIODICI. Nel 2009 la Regione Toscana ha censito circa 170 periodici di carattere culturale, pubblicati sia da case editrici (per il 52 per cento) che da altri soggetti: università, fondazioni, associazioni.  “Un ricco patrimonio di competenze e professionalità, un grande contributo alla elaborazione e alla diffusione della cultura – ha aggiunto l’assessore – che merita di essere promosso come strumento di garanzia di pluralismo e di diritto di manifestazione del pensiero da parte di espressioni culturali non adeguatemente sostenute dal mercato. Le redazioni delle riviste costituiscono ancora vere e proprie officine culturali. Le riviste fiorentine, in particolare, hanno scritto una pagina importante della cultura nazionale del XX secolo e sono tuttora apprezzate e acquisite dalle più importanti istituzioni bibliotecarie internazionali. Un patrimonio che si estende alla galassia delle case editrici toscane, che attraverso il portale Toscanalibri hanno individuato un moderno e adeguato strumento di diffusione e rapporto con il pubblico”.

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