martedì, 16 Aprile 2024
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Piazza Duomo, check point per turisti

Si chiama Opa-Centro arte e cultura, ed è nato nella centrale piazza inun'ex canonica del 1400. E' il centro "iper tecnologico" pensato per spiegare meglio ai turisti storia e caratteristiche della cattedrale, del battistero e del campanile presenti in piazza.

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E non è solo un “check point”. La struttura prevede la proiezione di video e pubblicazioni, per spiegare al meglio ai turisti le meraviglie che si apprestano a guardare. E ancora un bookshop, sale per videoconferenze e 22 toilettes.

La struttura, di tre piani, è stata presentata stamani, e sarà inaugurata in occasione della festa del patrono di San Giovanni alla presenza del cardinale Ennio Antonelli, come spiegato dalla presidente dell’Opera Anna Mitrano. Il palazzo, fino a qualche anno fa occupato da appartamenti destinati ad affitto per privati, è stato completamente ristrutturato dall’Opera per creare un prestigioso centro multifunzionale.
Prima di entrare in un’ampia corte, all’ingresso, i visitatori troveranno una biglietteria polifunzionale, al piano terreno un punto informazioni e un bookshop, mentre ai piani superiori i lavori hanno permesso di ricavare una serie di stanze di varia capienza, per un totale di circa 1200 metri quadrati. Locali che potranno ospitare contemporaneamente fino a 300 persone.

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Grazie all’intervento sono state realizzate anche 22 toilettes al piano terreno. La ristrutturazione dell’edificio è stata effettuata in modo da valorizzare l’architettura e tutelare il patrimonio in esso contenuto. Entrando nel centro sarà possibile ammirare anche un affresco, in cui è rappresentata una Annunciazione, risalente all’incirca al 1300 restaurato completamente.

“Abbiamo preso questa decisione perché ci è sembrato giusto restituire qualcosa ai tanti turisti (sono più di dieci milioni a Firenze, oltre un milione e mezzo quelli che visitano i musei dell’Opa, escluso il Duomo che ha ingresso libero) che ogni anno ci onorano della loro presenza – spiega Anna Mitrano, presidente dell’Opera -. Il centro è la risposta ad un’esigenza, ad una necessità espressa da anni in una delle città più visitate al mondo che fino ad oggi non aveva trovato soluzione e di cui ci siamo fatti interamente carico. L’operazione che abbiamo portato a termine ha una valenza per noi straordinaria, basti pensare che ci siamo accollati completamente le spese di recupero”.

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L’intervento ha portato alla nascita di un centro ‘multimediale’ di grande prestigio: tutte le sale sono tecnologicamente interconnesse tra loro, hanno possibilità di collegamento wi-fi, sono attrezzate per ospitare videoconferenze e sfruttare le ultime tecnologie, l’accesso è garantito da schede elettroniche e la struttura è integralmente sottoposta a videosorveglianza.

“Potremo così affittare le singole stanze a chi ne farà richiesta senza per questo dovere impiegare i nostri addetti – spiegano i tecnici dell’Opera – sarà tutto completamente digitalizzato: daremo una chiave elettronica personale che potrà essere attivata, con una telefonata o anche tramite internet, ogni qual volta il cliente ne farà richiesta, per il periodo desiderato”.

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