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Polo museale fiorentino, un 2012 tra alti e bassi

Un 2012 tra alti e bassi per il Polo Museale Fiorentino, ecco i dati sui visitatori rilasciato dalla Soprintendenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

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Chi scende e chi sale.

UFFIZI. Un anno di crisi per il mondo del turismo, ma, a distanza di dodici mesi, gli Uffizi confermano la loro tenuta e la caratteristica di galleria di grande richiamo. Infatti al termine del 2012 il museo rafforza il suo primato e incrementa il numero dei visitatori di oltre 2mila unità, pari allo 0,12%. Ciò è accaduto in un arco temporale contraddistinto da un calo generalizzato delle presenze turistiche in città: infatti gli altri musei a pagamento, nonostante le ultime settimane dell’anno abbiamo visto incrementi anche considerevoli di presenze, cedono quote percentuali comprese tra il 2,20 della Galleria dell’Accademia e l’8,38 del Museo di San Marco.

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I DATI. A livello generale il Polo Museale Fiorentino ha chiuso l’anno appena trascorso con un lievissimo calo dei visitatori (-1,51%) ma rimanendo sopra la quota dei 5 milioni di presenze: in totale i 24 musei musei del Polo Fiorentino hanno richiamato 5.052.717 visitatori. Da segnalare, inoltre, l’andamento assai positivo di alcuni musei a ingresso gratuito, che fanno registrare incrementi anche a due cifre: Cenacolo del Fuligno +52,62%; Villa medicea di Poggio a Caiano +28,81%; Villa medicea di Cerreto Guidi +25,86%.

TURISMO. Secondo il Centro Studi Turistici, a fronte di un calo generalizzato delle presenze sul suolo nazionale, soprattutto gli stessi italiani con una diminuzione che ha raggiunto l’11%,  i pernottamenti turistiche a Firenze già nel primo semestre del 2012 erano calate di circa l’1,30%, mentre alla fine dell’anno appena trascorso il decremento dovrebbe risultare intorno all’1,50%.

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ACIDINI. “Il dato che emerge dal riepilogo dei visitatori nei musei del Polo Fiorentino – ha detto la Soprintendente Cristina Acidini – è che gli Uffizi confermano, anzi incrementano, il loro primato. Nell’insieme comunque, in un anno caratterizzato dal diffuso calo dei flussi turistici in città, i musei fiorentini mantengono pressoché inalterata la loro capacità attrattiva”.

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