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Sepoltuario Fiorentino di Stefano di Francesco Rosselli

Venerdì 28 febbraio, alle 17.30, sarà presentata presso il Museo delle Cappelle Medicee l'opera di Rosselli.

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Il Sepoltuario Fiorentino di Stefano di Francesco Rosselli, scritto tra il 1650 e il 1657, venerdì 28 febbraio sarà, per la prima volta, oggetto di una monografia, nata da un attento studio della storica d’arte Michelina Di Stasi.

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PRESENTAZIONE. L’opera, intitolata ” Stefano di Francesco Rosselli antiquario fiorentino del XVII sec. e il suo Sepoltuario”,  è congiunta ad un DVD, che riproduce integralmente l’antico manoscritto autografo le cui copie, presenti nei vari istituti fiorentini e nella Biblioteca degli Intronati di Siena, hanno fornito materiale di ricerca a generazioni di giovani studiosi. Il Sepoltuario sarà presentato venerdì 28 febbraio alle 17.30, presso il Museo delle Cappelle Medicee (Cappella dei Principi, piazza Madonna degli Aldobrandini). Interverranno Antonio Paolucci, Cristina Acidini, Diana Toccafondi, Monica Bietti e sarà presente l´autrice.

I SEPOLTUARI. I sepoltuari erano dei registri in cui venivano annotati i sepolcri delle famiglie o delle confraternite nelle chiese e nei cimiteri e risultano importanti fonti di documentazione storica. Stefano di Francesco Rosselli (1598-1664), aristocratico fiorentino di alta formazione culturale, dedicò sette anni alla registrazione ed annotazione di iscrizioni, armi e memorie presenti nelle chiese fiorentine, con l’obiettivo di tramandare un prezioso bagaglio di conoscenze a studiosi ed amanti dell’antichità. Nel suo Sepoltuario le trascrizioni sono accompagnate da notizie storico-artistiche sulla fondazione di chiese e cappelle e sulla storia di famiglie e personaggi fiorentini, il tutto arricchito dai disegni delle loro armi, di monumenti e opere d´arte. Dell’originale sono state realizzate diverse copie e il confronto tra le redazioni esistenti, parte centrale del lavoro di Michelina Di Stasi, permette di evidenziare discrepanze, difformità e caratteristiche salienti di ognuna di esse.  L’autrice ricostruisce inoltre la vita del Rosselli, individuandone la posizione sociale e ripercorrendone la produzione letteraria.

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