Veronesi, in compagnia della sua signora e del fratello, l’ingegner Guido Veronesi, ha attraversato il museo in compagnia del presidente della Fondazione Angelo Parpinelli.
Una sala dopo l’altra, Veronesi ha visitato tutti gli spazi di Palazzo Boccella, dal sottosuolo all’ultimo piano prestando molta attenzione a tutti i particolari che lo caratterizzano, dagli affreschi del Cinquecento, alle toilette personalizzate da artisti contemporanei, ironicamente denominati “bi-sogni d’artista”, fino alla mostra Un “mondo visivo nuovo. Origine, Balla, Kandinsky e le astrazioni degli anni Cinquanta” (curata da Maurizio Vanni – direttore del museo – e Francesca Romana Morelli), esposizione che ha inaugurato il percorso del Lu.C.C.A.
“Questa è un’idea importantissima – ha commentato Veronesi durante la visita – proprio perché nasce a Lucca. Vedo in questo museo una forma di originalità e apertura verso un mondo che non è tipicamente lucchese. L’originalità è ciò che attira in modo particolare”. E poi, visitando gli spazi complementari, dai “bi-sogni d’artista” al seminterrato, fino all’area lounge e alla caffetteria, ha detto: “Ho apprezzato molto il fatto che si respiri arte dovunque. Aspetto la prossima mostra per tornare a far visita al museo”.