L’inaugurazione avverrà venerdì 10 maggio, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
INIZIATIVA. La mostra “Dall’Eremo all’Europa. Camaldoli a colloquio con la storia” è organizzata dalla Biblioteca Nazionale, dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana, dalla Congregazione dei Monaci Eremiti Camaldolesi, con la collaborazione del Corpo Forestale Territoriale per la biodiversità di Pratovecchio, dell’Unione dei Comuni montani del Casentino e dell’Istituto Luce, e sarà inserita nelle iniziative legate al Festival d’Europa. L’ingresso sarà libero fino al 22 giugno, escluso i festivi.
MOSTRA. Il percorso espositivo sarà suddiviso in tre sezioni, “Dalla stabilitas loci al vasto mondo”, “Tra vita attiva e vita contemplativa” e “A colloquio con la storia” e, attraverso manoscritti, fotografie, oggetti liturgici, opere, e documenti spesso inediti, illustrerà ai visitatori la vita quotidiana dell’Eremo e al tempo stesso i contatti tenuti con l’Europa.
OPERE. Fra i “cavalli da battaglia” della mostra, vi sarà il facsimile del celebre Mappamondo di Fra Mauro, del XV secolo, il “De Vita solitaria” di Petrarca, le memoria scritte di Angelo Calogerà, gli scambi epistolari fra il camaldolese Guido Grandi e Newton e Leibniz, il manoscritto del Libro I “Della Costituzione naturale delle nazioni”, citato da Karl Marx nel suo “Capitale”. E ancora, più vicini alla nostra epoca, le memorie di Timote Chimenti riguardo la comunione e cresima dei figli di Mussolini, avvenute all’Eremo o il celebre “Codice di Camaldoli”, che fu usato come base “cattolica” della Costituzione italiana, le lettere del futuro Paolo VI e di Aldo Moro e via discorrendo.
INAUGURAZIONE. A sottolineare la solenne importanza di questa mostra, all’inaugurazione saranno presenti Rossana Rummo, Direttore generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d´autore e Direttore generale per gli archivi, l’Arcivescono di Firenze Betori, il sindaco Matteo Renzi, Don Alessandro Barban, Priore generale della Congregazione camaldolese, Maria Letizia Sabastiani, direttore della Biblioteca Nazionale e Diana Toccafondi, soprintendente archivistica della Toscana.