Biblioteca Nazionale, la commissione cultura del Comune approva all’unanimità una mozione per sollecitare impegni e finanziamenti da parte del Governo.
LA MOZIONE. La mozione è stata approvata stamattina all’unanimità: attraverso di lei vengono invitati il sindaco e la Giunta, insieme a Regione e Provincia, ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento per difendere il ruolo ed il servizio che quest’importante eccellenza fiorentina svolge ormai da 150 anni.
BIEBER. “Questa mozione – spiega Leonardo Bieber (Pd) – nasce dal sopralluogo fatto dalla commissione nelle scorse settimane presso la sede della Biblioteca, nel corso del quale la direttrice Ida Fontana ci ha raccontato le gravi difficoltà finanziarie ed i seri rischi che corre la Biblioteca in seguito ai tagli previsti nella finanziaria e che rischiano di ripercuotersi sui servizi e sul personale, con la possibile contrazione degli orari di apertura, la sospensione della catalogazione dei nuovi volumi ed il protrarsi di questa situazione di precarietà”. “Auspichiamo – prosegue Bieber – che la situazione si possa risolvere in modo positivo e che il Governo raccolga l’appello lanciato da studiosi, intellettuali, ricercatori e cittadini e raccolto dalle istituzioni locali e da tutte le forze politiche per la difesa di questo patrimonio unico al mondo”.
LA STORIA. Nella mozione si ricordano le origini della Biblioteca, nata nel 1714 in seguito al lascito della biblioteca privata (di 30.000 volumi) di Antonio Magliabechi, che decise di lasciare il proprio tesoro librario “a beneficio universale della città di Firenze”, fino ad arrivare al 1861, anno in cui l’allora Ministro dell’Istruzione Francesco De Sanctis, riconobbe alla Biblioteca fiorentina la denominazione di Biblioteca Nazionale, riconoscendole il compito di conservare una copia di tutto quello che viene pubblicato in Italia.
I NUMERI. Ad oggi la BNCF custodisce un patrimonio cultura un inestimabile ed incomparabile, con ben 120 chilometri lineari di materiale costituito da 6.000.000 di volumi moderni a stampa, 25.000 manoscritti, 4.000 incunaboli, 29.000 edizioni del XVI secolo, oltre 1.000.000 di autografi e 140.000 testate di periodici (di cui 15.000 in corso) ed un ricchissimo fondo di materiali minori e speciali, riuniti in un catalogo on line dal 1985. “Il paradosso – ha aggiunto Bieber – è che proprio in concomitanza con suoi 150 anni (22 dicembre 2011) la Biblioteca rischia di veder compromessa e ridimensionata la propria attività: da qui la richiesta di un congruo finanziamento e di soluzioni adeguate, tra cui il riequilibrio degli organici e l’ampliamento degli spazi adibiti alla conservazione del patrimonio librario, così da permettere alla Biblioteca stessa di conservare il suo ruolo di ricerca, sviluppo e produzione di idee e di cultura”.