Ciascuna di queste amministrazioni riceverà una cifra variabile da 15.000 a 100.000 euro, finalizzata a favorire rapporti di collaborazione, scambio di buone pratiche e a costituire Osservatori turistici di destinazione.
Le principali azioni promosse anche dell’Unione europea per un turismo più sostenibile riguardano le garanzie di vitalità delle imprese del settore, quelle per assicurare la prosperità dei territori, la qualità dell’occupazione nel settore, un’ampia distribuzione sociale dei vantaggi economici che derivano dal turismo, l’aumento del livello di soddisfazione dei visitatori, la crescita del potere delle comunità locali nella programmazione delle azioni, la qualità della vita e il livello di benessere delle comunità, il rispetto della cultura della storia e delle tradizioni locali, il mantenimento dell’integrità dei luoghi, la protezione della diversità biologica, l’uso delle risorse rinnovabili, la riduzione dell’inquinamento ambientale.
Della rete fanno parte Comuni di ciascuna delle dieci province della Toscana. Si tratta di 11 amministrazioni fiorentine (Firenze, Barberino, Fiesole, Tavarnelle, Calenzano, Greve in Chianti, Scarperia, Vinci, Campi Bisenzio, Scandicci e Montaione), 8 grossetane (Grosseto, Castiglion della Pescaia, Isola del Giglio, Follonica, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Roccastrada e Santa Fiora), 6 lucchesi (Lucca, Viareggio, Forte dei Marmi, Barga, Borgo a Mozzano e Capannori), 5 senesi (Siena, Chianciano, San Gimignano, Poggibonsi e Colle Val d’Elsa), 5 pistoiesi (Pistoia, Montecatini Terme, Quarrata, Monsummano Terme e Abetone), 4 livornesi (Livorno, Portoferraio, San Vincenzo e Piombino), 4 aretine (Arezzo, Montevarchi, Cortona e Anghiari), 3 pisane (Pisa, Pontedera e Cascina), 3 apuane (Massa, Carrara e Montignoso) e Prato.