Altre due casse di espansione saranno progettate e realizzate a Prulli e Leccio (per circa 340 ettari di superficie) situate nei comuni di Reggello e Incisa. Per realizzarle serviranno altri 18,6 milioni di euro.
Quindici i firmatari dell’accordo. Oltre alla Regione, hanno sottoscritto l’intesa l’Autorità di bacino dell’Arno, delle Province di Firenze e Pisa e dei Comuni di Figline Valdarno, Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze, Incisa in Val d’Arno, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Castelfranco di Sopra e Pian di Scò.
FIRENZE SICURA ENTRO IL 2014. “L’intero sistema – spiega l‘assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti – è composto da quattro casse, per un investimento totale di 48 milioni di euro. L’ultimazione delle prime due è prevista entro il 2012, mentre contiamo di realizzare quelle di Prulli e Leccio entro il 2014. Appena potremo utilizzarle tutte saremo in grado di deviare e trattenere lì 20 milioni di metri cubi d’acqua, riducendo quindi del 30% la portata delle piene e ottenendo una sostanziale messa in sicurezza di Firenze. Sarà un risultato straordinario”.
TRE LOTTI. L’intervento per Pizziconi e Restone si articolerà in tre lotti, tutti interamente finanziati. Con il primo verranno sistemati anche i corsi d’acqua minori, Resco e Faella. Con il secondo verrà realizzato anche il potenziamento della presa con un sottoattraversamento dell’autostrada A1, mentre con il terzo verranno sistemati anche gli affluenti di sinistra.
LA PROSSIMA TAPPA. “Questo accordo – conclude l’assessore Betti – rappresenta una tappa fondamentale per la messa in sicurezza dell’Arno e si inserisce in un piano di interventi che dal 2005 ad oggi ha visto finanziamenti regionali per 88 milioni di euro, per interventi dedicati sia all’asta del fiume, mentre per i suoi affluenti in quindici anni abbiamo investito 33 milioni che hanno attivato interventi per 100 milioni. La settimana prossima è prevista la firma di un altro, importante, accordo di programma da 108 milioni di euro per interventi sullo scolmatore dell’Arno”.