Sarà cremato Don Enzo Mazzi, il ”prete del dissenso”, morto nella notte tra venerdì e sabato all’età di 84 anni. Ieri la Comunità fondata dal sacerdote all’Isolotto ha organizzato una cerimonia di commemorazione, a cui hanno partecipato centinaia di persone tra ricordi e testimonianze.
NESSUN RAPPRESENTANTE DELLA CHIESA. L’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, in una nota, ha invitato alla preghiera e a rimettere ogni giudizio alla storia, ma alla cerimonia non era presente alcun esponente della gerarchia ecclesiale. L’unico sacerdote che ha partecipato all’incontro è stato don Alessandro Santoro, prete delle Piagge. Don Mazzi, conosciuto come “prete del dissenso”, fu parroco proprio nel quartiere dell’Isolotto, incarico da cui venne rimosso nel 1968 dalla curia fiorentina. Poco lontano fondò la sua comunità, impegnata in ambito etico e sociale.
I COMMENTI. Cordoglio è stato espresso da più parti. “Don Enzo Mazzi è stato e resterà il simbolo di un’epoca, di una trasformazione profonda che ha coinvolto la nostra società e che ha visto in lui una delle più rilevanti avanguardie”, ha commentato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Il sindaco Matteo Renzi ha detto che con “Mazzi se ne va una figura fortemente legata alla città e in particolare al quartiere dell’Isolotto, dove il suo impegno si è protratto fino agli ultimi giorni”.