Da ieri gli automobilisti si sono trovati con i prezzi di benzina e gasolio più alti. E’ entrato infatti in vigore l’aumento dell’accisa sui carburanti per trovare risorse da destinare alle zone alluvionate dell’alta Toscana e della Liguria.
ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI. La misura non convince però il Condacons .”Siamo solidali con le popolazioni colpite dal maltempo – afferma Carlo Rienzi, presidente dell’associazione che tutela i consumatori – ma riteniamo che un rincaro dei prezzi di benzina e gasolio graverà ancora una volta in eterno sulle spalle dei cittadini, perché l’esperienza insegna che provvedimenti di tale portata non sono mai a tempo determinato”.
IL RINCARO. Lo scorso 28 ottobre il Consiglio dei ministri ha dato il ok alle misure straordinarie per le zone duramente colpite dal maltempo, stabilendo anche l’aumento di 0,89 centesimi di euro in più al litro (poco meno di un centesimo), a cui va aggiunta l’Iva al 21 per cento, per benzina e gasolio utilizzato come carburante. Una misura in vigore dal primo novembre al 31 dicembre 2011.
IL COMMENTO. Secondo Rienzi, il rialzo dell’accisa “sulla carta è a tempo determinato, ma nella realtà resterà per sempre a carico degli automobilisti. Basti vedere l’infinità d’imposte che gravano su ogni litro di carburante – aggiunge – risalenti addirittura alla guerra di Abissinia”