Martini chiederà l’esclusione dai vincoli del Patto di stabilità delle spese già sostenute dagli enti locali toscani per la messa in sicurezza dei loro territori, cha ad oggi ammontano a 26,3 milioni di euro soltanto per gli interventi di somma urgenza, così come per quelle previste per i prossimi mesi pari a circa 316 milioni. Il commissario ha poi chiesto che alle imprese pistoiesi e pratesi venga sospeso il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, come è già stato permesso ai titolari delle aziende di Pisa, Lucca e Massa Carrara.
La sospensione dei pagamenti, secondo Martini, dovrà poi essere estesa anche alle aziende non dichiarate inagibili ma che hanno subìto danni consistenti e si trovano per questo in grande affanno finanziario. L’ordinanza 3856 del 10 marzo firmata dal presidente del Consiglio dei ministri, concede infatti questa possibilità soltanto a quelle pochissime attività tutt’ora sospese e dichiarate inagibili.
Dopo gli ultimi accertamenti la stima finale dei danni si conferma intorno ai 520 milioni di euro.