”Temo – afferma Martini – che ci troveremo a un punto in cui ci sarà un grande scarto tra i danni e le risorse a disposizione. I danni sono di varia natura (rifacimento degli argini, delle strade, indennizzi, restituzione di risorse a Comuni e Province) e ammontano ad alcune centinaia di milioni di euro, si tratta di una somma piu’ vicina ai 400 milioni che ai 300.
A fronte di questo, il decreto parla intanto di 20 milioni per tre regioni. So che si è trattato di un primo stanziamento, ma faccio fatica a immaginare che poi le cose vadano bene”.