domenica, 15 Dicembre 2024
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Alta velocità, Renzi: “Un passo avanti importante”

Questo il commento del sindaco dopo la la riunione sul nodo fiorentino dell'Alta velocità che si è svolta ieri nella sede della Regione con l'ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il presidente della Provincia Andrea Barducci.

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“La riunione di oggi (ieri, ndr) è stata positiva e utile perché è stato riconosciuto che la posizione del Comune di Firenze è seria e rigorosa. È stato fatto un passo in avanti importante perché per la prima volta si è riconosciuto che c’è qualcosa che non va nella documentazione che è stata prodotta da Ferrovie dello Stato ed è stata decisa la costituzione di un tavolo di confronto tra tutti i soggetti coinvolti per cercare un’intesa su alcuni aspetti legati al progetto”. Così il sindaco Matteo Renzi ha commentato la riunione sul nodo fiorentino dell’Alta velocità, che si è svolta nella sede della Regione, con l’ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il presidente della Provincia Andrea Barducci.

“Abbiamo posto i problemi della mancanza di corrispondenza tra i progetti esecutivo e definitivo – ha continuato Renzi -: esempio lampante è il caso delle terre di scavo. E’ difficile che si possa partire con un’opera pubblica senza sapere dove si portano le terre. E abbiamo rimesso alla valutazione di Ferrovie la nostra ampia preoccupazione sotto il profilo della Via per come rilasciata nel 1999″. “Aspettiamo – ha aggiunto il sindaco – che si apra quindi un tavolo che possa comprendere gli accordi che Ferrovie ha firmato e non ha rispettato, e mi riferisco alle questioni del Polo tecnologico dell’Osmannoro, dove su 900 assunzioni promesse ne sono state fatte 400 e non è stato completato nei tempi previsti il centro di sperimentazione. Ferrovie si erano impegnate per la produzione e manutenzione di 400 carrozze e ad oggi siamo fermi a 200. Ferrovie inoltre dovevano mantenere le attività di ingegneria, sperimentazione e manutenzione nel plesso Lavagnini, dove si registra una perdita di circa 300 posti di lavoro negli ultimi tre anni. E si sono persi altri centinaia di posti come macchinisti, capitreno, capistazione e operai della manutenzione. Abbiamo chiesto inoltre che al tavolo ci siano le garanzie che finora non abbiamo visto sul binario metropolitano”.

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Per Renzi “da un lato c’è una guerra di carte bollate e noi siamo pronti a sostenerla consapevoli che le nostre opinioni non sono donchisciottesche ma che sono legate all’esigenza di salvaguardare Firenze“. Dall’altro le Ferrovie “se vogliono avere una discussione serena con le istituzioni devono partire dai punti che sono aperti e che loro non hanno chiarito nel corso di questi lunghi anni e sui quali hanno evidentemente un ampio cammino da fare prima di arrivare a dare le garanzie che la città chiede”. “Le valutazioni del Comune – ha concluso il sindaco -, che sembravano fino a ieri posizioni isolate di estremisti pericolosi, oggi sono posizioni ampiamente condivise, e toccano punti molto significativi e rilevanti, vale a dire il diritto o meno di poter continuare dei lavori”.

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