venerdì, 26 Aprile 2024
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Amianto, pronto piano di azione

Presentato oggi dall'assessore all'ambiente Cristina Scaletti il piano di azione contro il rischio amianto in tutti gli edifici pubblici e privati della città: “la salute dei cittadini al primo posto”.

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Conoscenza, informazione e azione (attraverso la bonifica e l’inertizzazione) sono le varie fasi in cui si articola il piano presentato oggi, 19 novembre, dall’assessore Scaletti.

“Il piano che ci apprestiamo a mettere a punto – sottolinea l’assessore Scaletti – e che è il primo realizzato in Toscana, parte dal presupposto che le strutture di copertura contenenti amianto, anche se non immediatamente pericolose, possono essere potenziali fattori di rischio per la salubrità cittadina o in conseguenza di eventi di rottura o perché in prospettiva, sotto l’azione degli agenti atmosferici, potrebbero perdere la capacità di trattenimento dei leganti che le costituiscono e rilasciare le fibre di amianto nell’atmosfera. Risulta quindi opportuno in una logica di programmazione degli interventi sul patrimonio pubblico e di incentivazione per gli interventi su quello privato fotografare la situazione attuale e mettere a punto azioni strategiche per raggiungere l’obiettivo pluriennale della completa sostituzione o inertizzazione attraverso opportuno trattamento delle coperture potenzialmente pericolose”.

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Il piano prevederà una prima parte costituita da un quadro conoscitivo di tutte le coperture in amianto sia private che pubbliche attraverso la georeferenziazione della collocazione e della dimensione delle coperture in amianto in matrice solida presenti sul territorio comunale. Poi si passerà all’analisi delle riprese da satellite e delle riprese aeree e, in parallelo, alla raccolta delle banche dati già esistenti (Comune, Provincia, Asl, Azienda Ospedaliera di Careggi, Arpat, Ferrovie dello Stato).

“La parte operativa degli interventi sul patrimonio comunale – dice ancora l’assessore Scaletti – si baserà sui piani triennali di manutenzione degli immobili e per quanto riguarda gli altri enti pubblici che saranno individuati, su protocolli d’azione comuni che sicuramente scaturiranno dalla condivisione che sarà trovata su problematiche relative alla salute della collettività che non possono che essere condivise da tutti”.

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La prima parte del piano sarà completata entro il 2010.

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