Gli arresti sono stati eseguiti su disposizione del gip di Firenze Rosario Lupo che si sta occupando dell’indagine. I due arrestati, nei giorni scorsi, si erano presentati in procura per essere interrogati.
Piscicelli, secondo il gip di Firenze: ‘con le macerie ancora calde’ del terremoto dell’Aquila del 6 aprile dello scorso anno, era ‘già pronto a buttarsi sul denaro per la ricostruzione del martoriato Abruzzo‘. Il particolare viene ricondotto all’intercettazione di una telefonata tra lo stesso Piscicelli e il cognato Pierfrancesco Gagliardi, avvenuta la notte del terremoto in Abruzzo, nella quale, mentre parlano del sisma, il primo dice di ridere nel letto. Tale conversazione sarebbe stata valutata dal gip nella decisione di accogliere la richiesta di custodia cautelare in carcere per l’imprenditore.
Altri provvedimenti sono stati notificati in carcere all’ex presidente del consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci e all’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis. I provvedimenti restrittivi erano pendenti già da diverse settimane.