mercoledì, 24 Aprile 2024
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Approvato l’eco-plan per Firenze: meno 20% di CO2 entro il 2020

Firenze si candida a ''capitale della sostenibilità'': ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 nell’atmosfera, ovvero respirare mezzo milione di tonnellate di anidride carbonica in meno, è la scommessa della città, che ha approvato oggi in giunta il Piano di azione per l’energia sostenibile.

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Firenze si candida a ”capitale della sostenibilità”: ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 nell’atmosfera, ovvero respirare mezzo milione di tonnellate di anidride carbonica in meno, è la scommessa della città, che ha approvato oggi in giunta il Piano di azione per l’energia sostenibile.

MENO CO2 E PIU’ ENERGIA RINNOVABILE. Il Paes si inserisce nel Patto dei sindaci, già sottoscritto da oltre 2700 amministrazioni, che punta a coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale, una sorta di ‘movimento volontario’ che vuole raccogliere la sfida lanciata dalla UE nel 2007, ovvero di ridurre entro il 2020 le emissione di anidride carbonica del 20% e nel contempo aumentare del 20% l’efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.

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“FIRENZE CAPITALE DEL VERDE”. “Le città – ha affermato il sindaco Matteo Renzi – hanno il dovere di cambiare: dalle pedonalizzazioni al piano strutturale a volumi zero, dalle briglie sull’Arno agli interventi sugli edifici pubblici e alla scommessa sull’elettrico, il Comune sta mettendo in atto una serie di misure per rispondere alla richiesta dell’Europa. Il nostro obiettivo è una città in cui la qualità del vivere non sia data solo dalla bellezza dei monumenti ma anche dalla vivibilità e da un ambiente più sano, una città che diventi una capitale del verde e della sostenibilità”.

TRANVIA, EDIFICI CLASSE A, BIKE E CAR SHARING. Nel Piano sono contenute le attività e le misure da impostare per raggiungere gli obiettivi: per esempio la realizzazione delle linee tranviarie, l’ampliamento della rete ciclabile, gli ecoincentivi per i veicoli elettrici, bike e car sharing, parcheggi scambiatori, il piano strutturale a volumi zero, il recupero dell’energia idroelettrica dall’Arno (le cosiddette ‘briglie’), la realizzazione di edifici in classe A per l’edilizia residenziale pubblica, l’installazione di fontanelli.

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SI PUO’ FARE. Per esempio, il valore stimato della diminuzione delle emissioni di CO2 in seguito alla costruzione della linea 1 della tramvia è di 4.894 tonnellate annue. Sul capitolo mobilità elettrica: ipotizzando di sostituire 3000 veicoli ‘normali’ con quelli elettrici avremo una riduzione di circa 2700 tonnellate di CO2.

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