Il Conventino sarà un centro in cui l’artigianato artistico potrà crescere e svilupparsi, non alterando quella che, in questi ultimi anni, è stata la sua destinazione naturale ma potenziando anche questa sua funzione. Sarà anche un luogo in cui gli studenti potranno imparare mestieri che rischiano di sparire, legati alla ceramica, al vetro, al legno, all’artigianato artistico che è una delle realtà della nostra città e un motore dell’economia.
I lavori sono iniziati nel 2004 e verranno ultimati nei prossimi giorni. Contemporaneamente sarà realizzato il bando di gara per l’assegnazione di una quindicina di botteghe ed entro l’autunno il Conventino potrà essere vissuto da tutti gli artigiani.
“Con il recupero del Vecchio Conventino la città di Firenze si riappropria di un altro grande e significativo spazio urbano. È stato un obiettivo centrale delle ultime due Amministrazioni comunali, nel quadro di molteplici interventi di recupero nel centro storico, come, ad esempio, l’ex carcere delle Murate, l’ex scuole Leopoldine in piazza Tasso. Quando per la prima volta venimmo qui per vedere la struttura non riuscivamo neanche a camminare. Ora gli interventi sono quasi ultimati. È un recupero alla contemporaneità, rispettoso della storia umana ed architettonica dell’immobile e fortemente rivolto al futuro, dopo un percorso di progettazione partecipata che ha consentito un ascolto attivo per la maggiore condivisione delle scelte. È un luogo di cui Firenze necessitava. Il Conventino rinasce oggi come Spazio Arti e Mestieri (SAM) e vuole tornare ad essere uno spazio conosciuto nel quartiere di San Frediano, dai fiorentini e non solo” ha illustrato l’assessore al patrimonio immobiliare non abitativo.
“È uno spazio tradizionalmente destinato all’artigianato che, grazie all’opera di ristrutturazione, aspira a diventare qualcosa di più di un semplice contenitore di laboratori e vuole proporsi non solo all’Oltrarno ma all’intera città di Firenze e anche oltre come un polo di promozione di una delle attività più caratterizzanti della nostra cultura. È uno spazio di qualità per l’artigianato di qualità e la speranza è che questo luogo sia il primo di altri che a breve seguiranno per esaltare e mettere in luce il tradizionale «saper fare» dei nostri artigiani, famosi da sempre in tutto il mondo. Qui verrà fatto artigianato di qualità ma sarà anche insegnato ai giovani, speriamo, futuri artigiani” ha spiegato l’assessore all’innovazione e strategie di sviluppo.
“Non esiste, in Europa, una struttura simile che, siamo sicuri, permetterà di ricollocare l’artigianato e contribuirà a superare la crisi economica del settore. Con l’inaugurazione di questo complesso possiamo davvero gettare le basi per far diventare Firenze quello che si merita, ovvero un polo internazionale dell’artigianato artistico di eccellenza. L’arte contemporanea, la manualità e l’ingegno dei nostri maestri artigiani costituirà il vero valore aggiunto, su cui costruire e fortificare nel tempo questa esperienza urbanistica e imprenditoriale. SAM è una sfida in controtendenza alla crisi in atto ma è anche il segno tangibile del carattere e della volontà delle istituzioni locali e delle categorie economiche a perseguire strade comuni verso la ripresa e il ricambio generazionale” ha commentato il presidente della Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico Eugenio Taccini.
“A Firenze e provincia sono circa 1800 gli artigiani artistici che danno lavoro a circa 4000 persone” ha spiegato Franco Vichi direttore della Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico.