giovedì, 12 Dicembre 2024
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Arriva il libro di Renzi. Ecco l’incipit in anteprima

Da mercoledì "Stil novo. La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter", sarà nelle librerie e la sera stessa il sindaco presenterà il libro nel corso di un evento ad ingresso libero al Teatro della Pergola

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Manca pochissimo alla presentazione ufficiale, appena due giorni. Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, racconterà al pubblico la sua nuova fatica letteraria intitolata “Stil novo. La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter” (edito da Rizzoli) in un evento aperto al pubblico – gratuito –  in programma per mercoledì sera alle 21 al Teatro della Pergola.

 

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LA DEDICA AD ALESSIA BALLINI. Ancora non è dato saper molto sul nuovo libro firmato da Renzi, a parte che sarà nelle librerie a partire dal 4 aprile e che il sindaco ha voluto dedicarlo a Alessia Ballini, amica e consigliera regionale del Pd scomparsa prematuramente lo scorso anno.

L’INCIPIT. Per chi proprio fino a mercoledì non riesce ad arrivare ecco l’incipit. Solo un assaggino. Per capire, all’incirca cosa ci si può aspettare da questa ennesima trovata renziana:

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“Questo strano libro è nato una mattina come tante. Il panorama che si può ammirare dalla riva sinistra dell’Arno, nell’inverno illuminato da un timido sole, è per me la cartolina più bella di Firenze. I monumenti sono lì, fedeli, a portata di clic per i turisti infreddoliti di gennaio. Quasi rassicuranti nella loro bellezza. Mentre torno a stupirmi di tanta meraviglia, improvviso mi assale un dubbio: ma serve ancora la bellezza oggi? Tutti i media, dal quotidiano globale al blog globale insistono sulla crisi finanziaria. Il cittadino medio, che fino a poco tempo fa ignorava il significato di parole come spread, rating, debito pubblico, oramai ne conversa con disinvoltura. Il futuro non sembra più nelle nostre mani. Dipende da una cancelliera tedesca, da un banchiere europeo, da un investitore americano, da un riccone coreano, da un colosso cinese. Un tempo esisteva il popolo sovrano: oggi di sovrano c’è solo il debito. O al massimo, il fondo cui rifilare il tuo debito. Un curioso miscuglio di inquietudine e rabbia si impadronisce di me quando quando penso che tre agenzie di rating decidono il destino di comunità, famiglie, interi Paesi”.

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