Da poco l’Unesco ha infatti attivato un’istituzione di salvaguardia del cosiddetto ‘patrimonio immateriale’, ovvero il bagaglio di tradizioni, di conoscenze e di saper fare che rappresentano una delle ricchezze delle città e dei territori. Firenze, che dal 1982 fa parte del Patrimonio dell’umanità, da secoli si distingue per il know how del suo artigianato e della produzione manifatturiera, specialmente nel settore della pelletteria.
Se approvato, il progetto, redatto dall’amministrazione comunale insieme al professor Paolo Orefice, direttore della cattedra interdisciplinare “Sviluppo umano e cultura di pace” presso l’Università di Firenze, si potrà tradurre in un riconoscimento formale per la qualità e la salvaguardia della pellettiera fiorentina e in un sostegno verso progetti e percorsi formativi rivolti ai giovani per tramandare i saperi, ma anche ai turisti per valorizzare i luoghi di questo patrimonio immateriale.
Una volta illustrata all’Organizzazione delle Nazioni Unite, la candidatura dovrà essere sostenuta ufficialmente dal governo italiano per essere approvata.