giovedì, 12 Dicembre 2024
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Ataf, cresce la vendita dei biglietti

Vendita dei biglietti in netto recupero per l'Ataf. Da giugno a novembre, cioè nell'era Bonaccorsi, lo smercio dei titoli di viaggio ha fatto segnare un +0,7%, rispetto ai primi sei mesi dell'anno che vedevano il dato in calo.

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“Ora basta! Sono giorni che leggo sui giornali dati su Ataf relativi a passeggeri, incassi, chilometri e ritardi completamente inventati. C’è un problema di metodo: se l’informazione che si vuole far passare è diversa dalla realtà dei numeri che l’azienda deve dare in quanto società per azioni, allora vuol dire che l’intento di chi diffonde queste falsità è un altro”. Il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi non è andato per il sottile oggi, rispondendo a una serie di articoli poco lusinghieri nei confronti dell’azienda comparsi nell’ultimo periodo sulla stampa locale.

LA CAMPAGNA ANTI-PORTOGHESI. “Quando mi sono insediato a luglio il dato relativo alle vendite gennaio-giugno 2009 era di un calo del 3,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008″. Tutto ciò , si pressupone, grazie alle azioni messe in atto dall’azienda di trasporto pubblico da settembre in poi.

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Dall’iniziativa “No ticket No parti” (vendita di biglietti a terra da parte dei pensionati volontari di Ataf), all’assunzione di 40 nuovi controllori. Ed è innegabile, da parte di una qualsiasi persona che faccia uso dell’autobus, che i controlli siano aumentati. 

VENDITE IN SALITA. “Da settembre abbiamo ridotto il calo delle vendite dal 3,7 al 3 per cento. Da qui alla fine dell’anno – prosegue Bonaccorsi – contiamo di recuperare ancora molto, dati i numeri assolutamente positivi che ci vengono dalla attività di verifica rinforzata. Metteremo in campo ogni azione possibile fino a che non raggiungeremo il segno positivo. Siamo molto fiduciosi”.

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TRASPARENZA NEI NUMERI. Infine, chiosa il presidente di Ataf: “La nostra azienda, nei limiti della imprescindibile riservatezza di alcuni dati che potrebbero avvantaggiare le nostre concorrenti sul mercato, è trasparente come una casa di vetro, a dispetto di quanti vogliano farla apparire in altro modo, ma soprattutto a vantaggio dei cittadini a cui dico ‘diffidate’ da chi spara i numeri a casaccio per fini ben diversi da quelli dell’informazione”.

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