“Estranei e contrari a simili gesti”. All’indomani del rinvenimento di una tanica di benzina all’interno del cantiere dell’Alta velocità a Campo di Marte e di alcune scritte in stile “black bloc” nelle vicinanze, i Comitati respingono ogni accusa. E ne avanzano altre.
ESTRANEI. Il Comitato contro il sottoattraversamento Tav di Firenze “esprime la propria estraneità e contrarietà a simili gesti – si legge in una nota – che alimentano solo un pericoloso clima da strategia della tensione”. La battaglia del Comitato contro “un progetto inutile e dannoso”, spiegano i membri del sempre più nutrito gruppo, si svolge “alla luce del sole, con gli strumenti della partecipazione democratica dei cittadini”.
DISTORSIONE. Anzi, secondo il Comitato stesso “l’attenzione rivolta a questo episodio distoglie dai reali problemi di questa opera, su cui da anni il movimento chiede un reale confronto pubblico e propone una concreta alternativa ai tunnel con un progetto di superficie, che eviti lo scempio di una città importante come Firenze (alterazioni alla falda-danni agli edifici-cantieri-polveri-gestione del materiale di scavo..) e lo spreco di denaro pubblico (3 miliardi di euro per i tunnel contro i 300 milioni del passaggio in superficie)”.
VAL DI SUSA. I No Tav fiorentini colgono anche l’occasione per ribadire la vicinanza ai “colleghi” della Val di Susa, denunciando “la repressione e la militarizzazione del territorio, messe in atto in ValSusa, con l’obiettivo esplicito di cancellare così le proposte e la corale opposizione della popolazione contro un’opera inutile e dannosa”.