venerdì, 19 Aprile 2024
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Attentato di Kabul, lutto cittadino a Sesto Fiorentino

Bandiere a mezz'asta negli edifici comunali e lutto cittadino fino al giorno nel quale saranno celebrati i funerali: è quanto ha deciso il sindaco Gianni Gianassi. Tra le vittime anche il Caporale Maggiore scelto Massimiliano Randino, originario di Pagani (Salerno) ma residente a Sesto Fiorentino.

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Attentato di Kabul, lutto a Sesto Fiorentino. Appresa la notizia dell’attentato a Kabul e della morte del Caporale Maggiore scelto Massimiliano Randino, originario di Pagani (Salerno) ma residente a Sesto Fiorentino, il sindaco Gianni Gianassi ha dichiarato il lutto cittadino fino al giorno nel quale saranno celebrati i funerali ed ha disposto sin da subito l’esposizione di bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici comunali della città.

LA LETTERA. Associandosi allo sdegno di tutta la nazione per il dramma che si è consumato in Afghanistan, il sindaco ha inviato un telegramma alla moglie del soldato, Pasqualina Randino. Questo il testo:”Cara Pasqualina, apprendo con sgomento e con sconforto del terribile attentato omicida che ha colpito, oltre a civili inermi e ad altri commilitoni, il nostro concittadino Massimiliano Randino. In questo momento di grande dolore, le formulo i sensi del più profondo e sentito cordoglio, a nome mio personale, della Giunta Comunale, e della intera comunità di Sesto Fiorentino, solidali nel ricordo del caporalmaggiore Massimiliano Randino, caduto nell’adempimento del proprio dovere di soldato, impegnato sul fronte afghano nel corso di una operazione internazionale volta a combattere il terrorismo e a garantire pace e solidarietà“.

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PROVINCIA. E anche il presidente della Provincia Andrea Barducci ha invitato un telegramma alla famiglia esprimendo di essere vicino e di partecipare al “grande dolore che sento mio e della comunità che rappresento. Il sacrificio di Massimiliano e dei militari che erano con lui colpisce ogni persona sensibile al richiamo della pace per la quale lui e gli altri, sono sicuro, con la distinzione che li ha caratterizzati, non hanno operato e non operano invano. Non li dimenticheremo”.

FIRENZE. “Dopo le tragiche notizie arrivate dall’Afghanistan il primo pensiero va ai ragazzi uccisi e alle loro famiglie. Provo un immenso dolore per quanto accaduto. In questo momento voglio esprimere a nome dell’intera città profondo cordoglio ai familiari delle vittime”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, dopo l’attentato suicida di Kabul. Il primo cittadino ha inviato un telegramma al Comandante del Comando militare Esercito Toscana, Marco Cappellini, in cui ha espresso il cordoglio della città di Firenze unito a stima e riconoscenza per il lavoro svolto dalle forze armate.

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“Il Gruppo Pd di Palazzo Vecchio esprime profondo dolore e solidarietà alle famiglie dei sei soldati italiani della Folgore uccisi a seguito del brutale attentato kamikaze a Kabul mentre erano in missione di pace per garantire almeno condizioni minime di sicurezza e convivenza civile alle popolazioni di quel Paese dopo la terribile esperienza del governo dei talebani”. Sono le parole di tutto il Gruppo del Pd di Palazzo Vecchio per la perdita delle giovani vite umane.”Erano giovani, figli del Sud del nostro Paese, molti legati alla Toscana dove avevano casa ed affetti. Siamo vicini agli altri militari feriti ed esprimiamo dolore per i tanti civili rimasti vittime di un’azione vile e sanguinosa. Siamo, con orgoglio, solidali con tutti i soldati e ufficiali italiani che partecipano alle missioni all’estero per garantire la pace ed il rispetto dei diritti umani guadagnandosi sul campo la riconoscenza degli italiani e della comunità internazionale”.

“Il sacrifico dei nostri soldati per la pacificazione nazionale in Afghanistan è costato la vita a 6 uomini e il ferimento di altri 4″. Il gruppo consiliare del Pdl dice grazie ai nostri ragazzi impegnati all’estero nelle missioni di pace ed “esprime il più profondo e sentito cordoglio alle famiglie dei caduti. Facciamo i migliori auguri ai soldati feriti e rinnoviamo il nostro ringraziamento e la nostra vicinanza umana e politica a tutti i nostri soldati impegnati in Italia e all’estero. Di fronte al terrorismo, che non ha colpito a morte solo i soldati italiani ma anche dieci afghani tra i civili ferendone altri 52, non troviamo migliori parole di quelle usate dal Ministro della Difesa La Russa : “infami, vigliacche aggressioni, che hanno colpito nella maniera più subdola, non ci fermeremo”. I nostri soldati sono l’espressione di un’Italia generosa e coraggiosa, che non chiude gli occhi e che crede fortemente nel suo ruolo di portatrice di pace. Ci auguriamo che tutte le Istituzioni sappiano mantenere unità e condivisione, non sarebbe accettabile oggi alcun distinguo o speculazione politica di sorta”.

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“Da sempre ci battiamo con forza contro la guerra: tutte le volte che una donna o un uomo muoiono in uno dei tanti conflitti del mondo, la politica ha fallito”. Sono le parole di Ornella De Zordo in seguito all’attacco ai militari italiani avvenuto in Afghanistan. “Questa strage – ha sottolineato De Zordo – va ad assommarsi alle tante altre che hanno visto vittima in questi anni militari delle forze internazionali e popolazione civile. Insieme ai nostri soldati oggi sono morti dieci civili afgani e 55 sono rimasti feriti. Secondo le stime dell’Onu nei primi cinque mesi del 2009 almeno 800 civili sono morti a causa della guerra fra forze occidentali e talebani in Afghanistan. Fra questi ci sono anche donne e bambini, con una situazione di sicurezza che nel paese sta peggiorando. E’ per questo che queste tragiche notizie non fanno altro che convincerci dell’inutilità della nostra missione. L’Italia deve rivedere da subito la propria posizione, a cominciare dal ritiro dalle zone di guerra e dal rilancio di una vera politica di cooperazione internazionale”.

L’OMAGGIO. E Nencini a Roma rende omaggio ai caduti. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, si recherà questo pomeriggio, intorno alle 15, nel Sacrario dei caduti, allestito a Roma nel palazzo dello Stato Maggiore dell’esercito. Qui, davanti alle sei foto con i volti dei militari uccisi, il presidente dell’assemblea toscana renderà omaggio ai sei paracadutisti della Folgore uccisi nell’attentato di Kabul.

RIENTRO DELLE SALME. E’ previsto per domenica mattina il rientro in Italia, all’aeroporto di Ciampino, delle salme dei sei militari uccisi in Afghanistan. All’aeroporto di Kabul la camera ardente per l’ultimo saluto dei colleghi, poi le bare verranno poi trasportate su un C-130 a Roma dove verranno eseguite le autopsie, su disposizione della procura che ha aperto un fascicolo sulla strage. Lunedì i funerali solenni. Intanto, sono definite “stabili” le condizioni  dei quattro militari feriti.

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