Entravano in tante dentro a quell’appartamento, e ne uscivano con i capelli messi in piega: questo è bastato, agli uomini della guardia di finanza, per insospettirsi e fare irruzione in quello che poi si è rivelato essere un negozio abusivo di parrucchiera.
L’attività era stata ricavata da una donna cinese all’interno del suo appartamento, in via di Brozzi, dove era sorto un vero e proprio negozio. La responsabile dell’attività è stata denunciata anche per sfruttamento dell’immigrazione clandestina: due delle sue “collaboratrici”, infatti, sono risultate irregolari in Italia.