venerdì, 26 Aprile 2024
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Baby boom in Toscana, primi 2000 come gli anni ’50

Quasi 300mila toscani in più nell'arco di nove anni. Un boom demografico del genere la Toscana non lo conosceva dagli anni '50. Merito dell'immigrazione? Non solo. Ecco dove si “cresce” di più.

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Quasi 300mila toscani in più nell’arco di nove anni. Un boom demografico del genere la Toscana non lo conosceva dagli anni ’50. Merito dell’immigrazione? Non solo.

NUOVI ITALIANI. L’area tra Pisa e Livorno, ad esempio, non ha attratto solo stranieri, ma anche nuovi residenti italiani. A rivelare i dati è Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, intervenuto oggi a Pisa durante il convegno “Edilizia sociale, città, governo del territorio”, organizzato dall’Istituto nazionale di Urbanistica, l’Anci e la Cassa depositi e prestiti investimenti sgr.

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BOOM.“Tra il 2001 e il 2009 – ha detto Bellicini come premessa al suo intervento che si è concentrato sui trend passati e presenti del mercato immobiliare – in Toscana la popolazione è aumentata di 290.133 unità. Si tratta di un boom demografico paragonabile a quello degli anni 50 e 60 che ha interessato, oltre a questa regione, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino, Umbria, Marche e Abruzzo, cioè le aree più dinamiche del Paese dal punto di vista economico”.

PIU’ FAMIGLIE. E insieme alla popolazione, è cresciuto di molto anche il numero delle famiglie. “C’è stato un vero e proprio boom delle famiglie: nel corso degli anni Duemila – ha aggiunto il direttore del Cresme – in Italia sono nate 417mila famiglie, contro le circa 22mila dei periodi 1981-1991 e 1991-2001. Anche questo dato è figlio del trasferimento di tanti stranieri nelle aree più dinamiche del Paese”.

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LIVORNO E PISA. “Nella zona tra Pisa e Livorno – ha spiegato il direttore del Cresme – negli anni Duemila la popolazione è aumentata del 6,7%, un dato sopra la media nazionale. L’elemento interessante è che questa crescita non è stata dovuta soltanto all’arrivo di stranieri, ma anche di nostri connazionali che non abitavano qui: questa area si è infatti rivelata attrattiva anche per la popolazione italiana”.

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