“Ma che Partito è quello che si permette di cacciare via in malo modo cittadini di tutte le età, giovani, adulti, anziani, ma soprattutto persone, che entusiasmate dallo spirito positivo che si è generato in queste primarie, vuole andare a votare domenica prossima?”. La domanda è di Roberto Reggi, coordinatore della campagna per le primarie di Matteo Renzi, che si scaglia “contro il comportamento registrato in molte sedi del partito dove si sono rivolti i cittadini che non hanno potuto votare al primo turno”, si legge in una nota.
REGISTRAZIONI. Si accende dunque sempre lo scontro sulla partecipazione al ballottaggio di domenica 2 dicembre. “Ma che Partito è quello che si permette di rifiutare una partecipazione spontanea così diffusa – continua Reggi – che se trattata in questo modo non verrà certamente a votare alle Politiche o peggio andrà ad ingrandire aggregazioni politiche di sola protesta? Ma che Partito è quello che fa delle regole una bandiera e non controlla migliaia di certificati elettorali non utilizzati domenica scorsa e si rifiuta di dire dove sono andati a finire?”. “Un Partito che vogliamo cambiare e migliorare profondamente – conclude Reggi – perché non svolge più la funzione per cui era nato, ma che è diventato autoreferenziale e tutela solo gli interessi di un apparato che ha perso di vista i cittadini e le persone che dovrebbe servire”. Parole destinate a far discutere.
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