Le vecchie buste di plastica vanno in pensione. Dal 1 gennaio i sacchetti sono fuori produzione: le scorte saranno smaltite gratis fino ad esaurimento (occhio a chi ve li fa pagare). Ma c’è già chi si è adeguato in anticipo.
STOP PLASTICA. Al posto delle buste di plastica, alle casse di negozi e supermercati arriveranno quelle biodegradabili o di carta. Secondo le stime le scorte dovrebbero andare esaurite entro il primo mese dell’anno, comprese quelle casalinghe. Motivo che potrebbe ben presto far decollare le sporte di stoffa. Ci vorranno invece dai 100 ai 1000 anni per smaltire le buste, ecologicamente parlando.
RIFIUTI. Non sarà più possibile utilizzare le vecchie buste neanche per raccogliere la spazzatura organica (avanzi di cibo, scarti di giardino e simili), mentre sarà ancora consentito di poterci mettere l’inorganica.
MASSIMI CONSUMATORI. Gli italiani sono tra i massimi consumatori di shoppers con un consumo annuale di trenta sacchetti a testa. Ma c’è chi si è adeguato in anticipo alla nuova normativa. In Toscana Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno ha messo al bando la busta di plastica già da giugno 2009. E Unicoop Firenze ha constatato che il 60% di clienti dei suoi 101 supermercati si è già abituato a fare la spesa con la borsa in cotone.