Sono ridotte quasi a zero le vibrazioni subite dal Battistero dopo la chiusura al traffico. E’ uno dei primi risultati di una ricerca sul campo promossa da un gruppo del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni dell’Università di Firenze, sotto la guida dei professori Carlo Atzeni e Massimiliano Pieraccini.
I ricercatori hanno installato all’interno del Battistero un radar interferometrico allo scopo di monitorare le vibrazioni indotte da sollecitazioni ambientali, quali il traffico veicolare, prima e dopo la chiusura al traffico della piazza.
Lo strumento sta operando in modo continuativo da venerdì 16 ottobre e verrà rimosso venerdì 6 novembre. L’attrezzatura – progettata e realizzata in questi anni dallo stesso gruppo di ricerca – è in grado di rivelare, senza contatto con la struttura muraria, spostamenti più piccoli del centesimo di millimetro.
In attesa delle elaborazioni finali dei dati, è già evidente, spiega Massimiliano Pieraccini, che “dopo il 25 ottobre le vibrazioni sono praticamente e zero. Benché si trattasse di vibrazioni molto piccole, nell’ordine di centesimi di millimetro, occorre valutare l’impatto che possono avere avuto nel tempo, ad esempio, sulle tessere dei mosaici della copertura”.