Il comico toscano Roberto Benigni fa la sua entrata sorridendo, con la gamba ingessata e sorretto dal manager che lo accompagna fino all’emiciclo del Parlamento europeo. Nemmeno il tempo di mettersi a sedere che subito parte con le sue battute.
IL VIA ALLO SHOW. ”Chiedo scusa per l’ingessatura, purtroppo in Italia mi è venuta addosso una persona che ha deciso di fare un passo indietro. Mi avevano detto di stare tranquillo, non si muove. Poi è successo, così sono caduto. E’ il periodo. Molti cadono di questi tempi in Italia”. Una risata fragorosa e applausi riempiono l’aula a Bruxelles e Benigni dà il via al suo show.
IL GESTO D’AMORE VERSO L’ITALIA. Nella plenaria del Parlamento europeo inizia celebrando il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia con una Lectura Dantis del XXVI canto dell’Inferno, quello dedicato a Ulisse “inventore dell’inganno”. Poi continua con una spassionata dichiarazione d’amore per l’Italia e la descrive come il ”paese della resurrezione e del miracolo permanente”, citando la storia, l’arte, la musica, la poesia di Dante.
FRECCIATINE. Ma prima non si fa sfuggire altre battute sul governo, senza mai però citare Berlusconi. “Non vedo il presidente del Consiglio: pensavo che per una cosa così… Non è che è successo qualcosa e non è potuto venire? Prima di partire dall’Italia l’ultima frase che ho sentito dire è: ‘La maggioranza è solida…’. Deve essere successo qualcosa…”. E ancora: “Sono contento di essere qui, a Bruxelles ho mangiato le ‘moules et frites’. Era tanto che non mangiavo, in Italia. Sempre scatolette di tonno, perchè nei ristoranti non si entra. Sono pienissimi…”.
GRECIA. Poi Benigni torna serio e, pensando alla crisi e al mercato, ricorda che l’Italia degli inventori delle banche ”ha prestato soldi a tutta l’Europa e adesso abbiamo un debito, ma ora chi gli va chiedere i soldi a Edoardo I d’Inghilterra che non ce li ha mai ridati?”. E non dimentica la Grecia, con la quale ”abbiamo un debito immenso per il pensiero, la filosofia e la logica regalati al mondo. Tanto che tutti le dovrebbero pagare un euro al giorno”. Poi conclude con una certezza: “Questo è un momento straordinario per l’Italia, perchè la speranza si manifesta nella disperazione compiuta”.
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