I sopralluoghi sono iniziati sabato sera quando una pattuglia, durante un controllo dei raduni della comunità peruviana, ha notato un furgoncino sul cui cassone posteriore c’erano cinque borse frigo piene di birra, probabilmente destinate alla vendita. Il veicolo è stato rimosso e portato nella depositeria, sotto sequestro. Confiscate anche le borse frigo con le birre: sulla base dell’ordinanza del prefetto, infatti, è vietato il possesso di bevande alcoliche che per quantità posseduta non risultino esclusivamente destinabili a uso personale. E le bottiglie contenute in cinque borse frigo rientrano in questa categoria.
I controlli sono continuati anche domenica pomeriggio. Gli agenti hanno prima di tutto sequestrato a cittadino peruviano del materiale per vendita di alimenti, ovvero contenitori di plastica contenenti pesce fritto, insalate, salse e verdure lesse e bevande. Confiscati anche tavoli e sedie probabilmente destinati ai clienti del ristorante improvvisato.
Poi hanno fermato per normali controlli un furgone: oltre alla proprietaria, una cittadina italiana, nel mezzo si trovavano cinque peruviani tra cui due minori e una donna, risultata essere la badante dell’italiana. E soprattutto i vigili hanno trovato 115 bottiglie di birra che sono state sequestrate, così come il furgone. Gli accertamenti sono ancora in corso.