sabato, 27 Luglio 2024
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Blocco affitti turistici brevi a Firenze, sì nelle commissioni. Con scintille

La delibera sul blocco degli affitti turistici brevi a Firenze passa nelle commissioni di Palazzo Vecchio ma è scontro tra Pd e Iv

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Sul blocco degli affitti turistici brevi a Firenze, nell’area Unesco, è arrivato il doppio sì delle commissioni Sviluppo economico e urbanistica del Comune. La delibera che di fatto blocca i nuovi Airbnb nella zona centrale della città (e non è retroattiva) ha ricevuto nella giornata del 13 settembre il sì di Pd, lista Nardella, sufficienti a far andare avanti l’atto. Tra i contrari Italia Viva, gruppo Centro, Fratelli d’Italia e Forza Italia mentre il Movimento 5 Stelle ha scelto la via dell’astensione o del non voto. Non era presente al momento del voto Sinistra Progetto Comune che comunque ha dichiarato di essere favorevole. Il sì è arrivato dopo che una settimana fa il sindaco Dario Nardella aveva parlato a entrambe le commissioni.

Blocco degli affitti turistici a Firenze: le novità

Il blocco degli affitti turistici brevi a Firenze è un provvedimento che vuole anticipare le mosse del governo e serve a scoraggiare gli imprenditori che possiedono in città molti appartamenti, tutti a uso turistico. L’atto prevede la possibilità di utilizzare il proprio alloggio per un affitto turistico breve solo fuori dal centro storico di Firenze, ma pure l’azzeramento dell’Imu seconda casa per tre anni a tutti i proprietari che convertiranno l’uso di residenza temporanea all’affitto lungo.

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A differenza di Venezia, che ha messo un ticket d’ingresso per i turisti, Firenze deve scegliere altre strade come appunto limitare gli affitti turistici brevi. In molti, specie da Fdi, pongono dubbi sulla tenuta del provvedimento di fronte a eventuali ricorsi al Tar ma il sindaco Nardella ha sempre assicurato: “La delibera ha una sua solidità giuridica”.

Le accuse del Pd e la replica di Italia Viva

Sulla delibera del blocco degli affitti turistici brevi a Firenze c’era attesa per capire cosa avrebbe fatto Iv. Il gruppo era rappresentato nelle commissioni da entrambe le consigliere, Mimma Dardano (capogruppo) e Barbara Felleca. Entrambe hanno votato contro e questo ha innescato una serie di reazioni politiche. Da un lato il capogruppo dem Nicola Armentano ha detto che quanto accaduto dimostra una visione di città che non collima “con quella portata avanti negli anni da questa amministrazione che stiamo guidando insieme ad Italia Viva”. Armentano ha chiesto “una verifica di maggioranza in tempi brevi“.

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A stretto giro a rispondere è stato il coordinatore fiorentino di Iv Francesco Grazzini affermando che la verifica di maggioranza si farà il 19 settembre. “Politicamente rilevante è il fatto che il contenuto della delibera, come già avvenuto in passato, non fosse mai stato condiviso con noi – ha attaccato Grazzini -. E per noi stare in maggioranza non significa solo votare insieme gli atti ma soprattutto condividerne i contenuti prima che arrivino in aula”. E Armentano ha controreplicato dicendo che l’assessora Titta Meucci, di Iv, aveva votato la delibera in giunta.

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