venerdì, 19 Aprile 2024
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Bonus 150 euro: limite di reddito per dipendenti, pensionati e cococo

Dal decreto aiuti ter arriva un nuovo contributo sociale. Rispetto all'una tantum da 200 euro si abbassa la soglia di reddito per dipendenti, pensionati, cococo, autonomi e stagionali

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Con il decreto aiuti ter arriva un nuovo contributo sociale una tantum: si tratta del bonus 150 euro per chi ha un reddito medio-basso, il cui pagamento è previsto a novembre 2022 in favore di dipendenti, pensionati, stagionali, cococo, autonomi, partite Iva, collaboratori sportivi, colf e badanti. La nuova misura è stata introdotta dal governo, che ha stanziato 3,2 miliardi di euro per aiutare le fasce di popolazione più colpite dal caro bollette. Il bonus 150 euro di novembre però avrà dei requisiti diversi dal contributo da 200 euro previsto nei mesi scorsi: ecco a chi spetta, come funziona e come richiederlo.

Dipendenti e pensionati con basso reddito: a chi spetta il bonus 150 euro (novembre 2022)

Mentre il contributo da 200 euro non è stato prorogato, il decreto aiuti ter istituisce un nuovo bonus da 150 euro che sarà pagato a circa 22 milioni di lavoratori, tra dipendenti, pensionati, cococo e autonomi in base alla retribuzione imponibile, dunque a seconda del proprio reddito lordo e non all’indicatore Isee. La soglia però si abbassa. Ecco a chi spetta.

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Per i lavoratori dipendenti il bonus 150 euro spetta sulla busta paga di novembre 2022 se si ha una retribuzione imponibile non superiore a 1.538 euro: non è necessario fare domanda ma vinee pagato in automatico in busta paga, basta firmare l’autocertificazione per dichiarare di non ricevere il contributo per altri lavori.

Il bonus 150 euro è destinato anche ai pensionati con un reddito medio-basso: l’una tantum viene riconosciuta in automatico dall’Inps sul cedolino di novembre a chi ha un reddito 2021 non superiore a 20.000 euro. Se si è beneficiari di più pensioni, ovviamente, viene pagato solo una volta.

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L’indennità viene versata in automatico dall’Inps anche ai disoccupati (NASPI, DIS-COLL, disoccupazione agricola), ai percettori del reddito di cittadinanza (se altri componenti del nucleo familiare non percepiscono l’indennità), e ai collaboratori domestici (come colf e badanti) che hanno già ricevuto il bonus 200 euro, quest’ultimi senza domanda e senza tetto.

Bonus 150 euro per cococo, stagionali, autonomi e partite Iva: come richiederlo e il limite di reddito

Fin qui le categorie a cui spetta il bonus 150 euro in automatico, mentre cococo, dottorandi, autonomi, partite Iva e stagionali riceveranno l’indennità se presenteranno domanda e rientreranno nei limiti di reddito. Si prende a riferimento sempre il reddito dell’anno scorso, che non deve superare i 20.000 euro.

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Per quanto riguarda gli stagionali, a tempo determinato e intermittenti, il contributo viene riconosciuto se si sono lavorate almeno almeno 50 giornate nel 2021. Si attendono ora i dettagli su come fare fare domanda per il bonus 150 euro di novembre, mentre autonomi e partite Iva aspettano ancora la data per richiedere il “vecchio” bonus da 200 euro.

Arriva anche a dicembre?

In sostanza il bonus 150 euro spetta alle stesse categorie del “vecchio” contributo una tantum da 200 euro, ma il limite di reddito scende da 35.000 a 20.000 euro. Ulteriori dettagli arriveranno con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto aiuti ter e degli eventuali decreti attuativi.

Durante la conferenza stampa sul provvedimento, il ministro dell’Economia Daniele Franco, ha detto che il bonus da 150 euro per dipendenti, pensionati e cococo sarà previsto a novembre e “probabilmente a dicembre 2022“. Anche su questo punto si attendono novità.

In sintesi: a chi spetta il bonus 150 euro a novembre e i limiti di reddito

Riassumiamo quindi i requisiti per il bonus da 150 euro, ecco a chi spetta, la soglia di reddito e chi deve fare domanda:

  • lavoratori dipendenti – nella busta paga di novembre 2022 la retribuzione imponibile non deve superare 1.538 euro (pagamento in automatico);
  • pensionati – bonus 150 euro pagato dall’Inps a chi l’anno scorso ha avuto un reddito non superiore a 20.000 euro lordi (pagamento in automatico);
  • disoccupati (NASPI,  DIS-COLL, l’indennità di disoccupazione agricola), pagamento in automatico dall’Inps;
  • reddito di cittadinanza (Rdc) – pagamento in automatico del bonus 150 euro dall’Inps se nel nucleo familiare nessun altro componente ha diritto all’indennità una tantum;
  • lavoratori autonomi e partite Iva – reddito loro 2021 non superiore a 20.000 euro lordi (necessaria la domanda);
  • cococo – bonus 150 euro per chi ha un reddito annuale che non supera i 20.000 euro (bisognerà fare domanda);
  • stagionali – tetto di 20mila euro e almeno 50 giornate lavorate nel 2021 per ottenere il bonus 150 euro (bisognerà fare domanda);
  • bonus 150 euro per dottorandi e assegnisti, collaboratori sportivi, lavoratori dello spettacolo, con redditi annui inferiori a 20.000 euro lordi.
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