Chi aveva rinunciato a dirsi di sì a causa della pandemia di Coronavirus può finalmente ripensarci. È in discussione alla Commissione bilancio della Camera l’emendamento al Decreto rilancio per quello che è già stato denominato Bonus Matrimonio: una detrazione del 25% delle spese per chi farà il grande passo entro il 2021, a condizione di rientrare nei requisiti.
Bonus matrimonio, le spese ammesse
Dall’abito al wedding planner, dalle spese per il ricevimento alla location, dal fotografo al trucco e parrucco, chi si sposa nel 2021 dovrebbe poter risparmiare un 25% sulle spese sostenute per il grande giorno. Un aiuto concreto a tutte le coppie – e sono davvero molte – che a causa della pandemia da Covid-19 hanno deciso di rimandare la data del sì al prossimo anno.
Il bonus matrimonio 2021 è stato approvato e inserito nel decreto rilancio?
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Un aiuto alle coppie, senza dubbio, ma anche un incentivo che andrebbe a dare una boccata d’ossigeno a tutta la filiera che ruota intorno alla celebrazione dei matrimoni. Tra le spese detraibili nel 2021 per chi accede al bonus matrimonio ci sarebbero infatti:
- Location per ricevimenti
- Catering
- Parrucchiere
- Truccatore
- Fiori
- Foto
- Videomaking
- Abiti da sposa
Queste le più importanti tra le voci detraibili. Insomma, il bonus matrimonio sarebbe un ulteriore aiuto al rilancio dell’economia italiana dopo l’emergenza coronavirus. E, perché no, anche una ventata di ottimismo per chi aveva deciso di sposarsi e poi aveva dovuto fare marcia indietro.
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Bonus matrimonio, come funziona: i requisiti
Al momento, gli unici requisiti previsti per richiedere il Bonus matrimonio sono le certificazioni delle spese sostenute in Italia per tutto quello che riguarda la cerimonia, sia civile che religiosa.
Fornendo opportuna documentazione, a partire dal 1° gennaio 2021, si dovrebbe poter richiedere una detrazione del 25% dell’imposta lorda per un totale complessivo che non superi i 25mila euro. La copertura economica per il bonus matrimonio dovrebbe essere di 200 milioni, ricavati in parte dal fondo sul reddito di cittadinanza.
Il Bonus matrimonio è attualmente solo una proposta: se l’emendamento al Decreto rilancio verrà approvato, arriverà anche il decreto interministeriale che ne chiarirà funzionamento e requisiti.