In questi giorni di caldo africano i più esposti al rischio di malesseri sono i più piccoli. Meglio allora seguire i consigli degli esperti, di quelli che con i bambini ci lavorano tutti i giorni: gli operatori del pronto soccorso del Meyer.
Colpo di sole e colpo di calore
Colpi di calore e colpi di sole sono i malesseri più comuni dovuti all'innalzamento improvviso della temperatura corporea del bambino. Come spiega Stefano Masi, responsabile del pronto soccorso del Meyer “quando la temperatura sale, in particolare in presenza di un elevato tasso di umidità e assenza di areazione, l’organismo viene messo a dura prova. I bambini, in particolar modo i più piccoli, sono soggetti ancor più vulnerabili in quanto la loro termoregolazione è meno efficace, anche perché la superficie corporea, che permette la traspirazione, è ridotta. Particolare attenzione va riservata ai bambini con malattie croniche che più facilmente possono andare incontro a un colpo di calore. Sono a rischio i lattanti lasciati, anche solo per brevi periodi, in autovetture ferme sotto il sole, con i vetri chiusi”.
“Il colpo di sole – spiega il pediatra – è legato all'esposizione diretta ai raggi solari. Comporta un aumento della temperatura corporea oltre i 38 gradi e può causare eritemi e ustioni. Il colpo di calore, invece, si manifesta quando la temperatura esterna è molto alta e una persona non riesce efficacemente a disperdere calore. A volte il colpo di calore si sovrappone a quello di sole. I più a rischio sono i bambini, tanto più quanto più sono piccoli”.
Il decalogo
Come prevenire il colpo di sole e il colpo di calore? Ecco i 10 consigli del Pronto Soccorso del Meyer.
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Evitare di far uscire il bambino e di fargli praticare attività fisica nelle ore più calde
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Non esporlo al sole negli orari più a rischio (dalle 11 alle 17)
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Aumentare la ventilazione dell'ambiente, eventualmente utilizzando un ventilatore. Se si utilizza il condizionatore mantenere una temperatura ambientale di 24-26° e cercare di non passare continuamente da ambienti più caldi ad altri più freschi o viceversa. Utilizzare la funzione deumidificazione
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Far indossare al bambino indumenti leggeri (preferibilmente di lino o cotone), che permettano una maggiore traspirazione, evitare indumenti sintetici
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Preferire colori chiari dei vestiti che respingono i raggi solari
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Esporre il bambino al sole diretto con prudenza e solo dopo l'anno di vita. I raggi solari sono utili perché favoriscono la produzione di vitamina D, ma l'esposizione deve avvenire in maniera graduale
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Utilizzare sempre creme solari ad alta protezione. Un'esposizione non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle;
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Bagnare spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo con una doccia o con un bagno
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Aumentare l'apporto idrico per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione. In caso di caldo intenso possono essere utili anche le bevande che contengono sali minerali
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Privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura
Attenzione agli occhi
Attenzione massima anche agli occhi del bambino. “La protezione dal sole – spiega Roberto Caputo, responsabile della Oftalmologia pediatrica del Meyer – fa sempre bene. Un occhiale da sole vero, con le lenti buone che non deformino le immagini e che assorbano i raggi ultravioletti, è generalmente consigliabile per tutti”.