Privatizzare o non privatizzare, questo è il problema che ormai da mesi vede schierati da una parte e dall’altra della barricata lavoratori Ataf, politici e sindacati. All’indomani del consiglio comunale dedicato all’azienda fiorentina di trasporto pubblico, il sindaco Matteo Renzi ha scritto una lettera aperta ai dipendenti di Ataf.
RECUPERARE 7 MILIONI. Il bilancio della società scricchiola, visti anche i tagli al trasporto pubblico locale, e all’appello mancano cifre a sei zeri: “Dobbiamo fare i conti, come fanno le aziende serie, e questo significa che con lo sforzo di tutti dobbiamo recuperare 6-7 milioni di euro – scrive il primo cittadino – questi soldi sono necessari per far stare Ataf sul mercato con le proprie gambe. […] Ataf ha un grande passato, ma noi vogliamo che abbia anche un grande futuro. A voi la scelta se questo futuro debba passare da una gestione pubblica con le caratteristiche di risparmio che abbiamo illustrato ai sindacati e su cui siamo pronti a discutere oppure se preferite affidarvi alla gestione privata”.
PRIVATI AL VOLANTE. La “via maestra” per Renzi è “la privatizzazione della gestione, mantenendo pubblico il servizio e la proprietà dei beni”. Su questa ipotesi è arrivato però lo stop dei sindacati, assolutamente contrari a mettere in mano ai privati il volante di Ataf. Le stesse sigle sindacali hanno chiesto un confronto sul tema. “Noi siamo pronti a fare un passo indietro solo se questo può servire per prendere la rincorsa – scrive ancora il primo cittadino, rivolgendosi ai lavoratori – possiamo cambiare idea, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto”.
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