L’aria che si respira in giro non è delle migliori, considerate le continue promesse di tagli a scuola, sociale, trasporti e poche prospettive sul fronte lavoro. Eppure i giovani toscani sono felici, per il 61% dei casi, e si sentono realizzati della propria vita.
L’INDAGINE. I dati emergono da una ricerca commissionata dalla Regione Toscana ed effettuata su un campione di circa 500 ragazzi dallo Iard di Milano con la collaborazione della fondazione Volontariato e Partecipazione di Lucca.
SUCCESSO. Dalle interviste emerge che il 44% dei giovani toscani si sente realizzato, mentre il 24% confessa un proprio insuccesso. Il 53% si dice soddisfatto della propria vita, mentre il 20% è insoddisfatto. Il 61% si ritrova nella parola felicità e solo il 15% nel suo opposto. Il 59% prova speranza, il 20% paura. Tra alti e bassi, la gioventù toscana, complessivamente, appare felice.
RISPETTO. La maggior parte degli intervistati ritiene di contribuire al bene comune (58%), rispettando l’ambiente, le leggi, le regole e la famiglia. A fronte di questo tipo di impegno, però, cala quello nel volontariato, in politica e nel sindacato, per mancanza di tempo libero (44%), o per sfiducia nelle istituzioni (33%) e per la sensazione che in Italia nulla ormai possa cambiare (27%).
PRIORITA’. A stare maggiormente a cuore ai ragazzi di casa nostra sono gli amici veri (52%), il lavoro stabile (50%), rapporti umani autentici (48%), un senso per vivere (46%) e farsi una famiglia (40%). Agli ultimi tre posti l’impegno per la patria (16%), per la politica (13%) e religioso (11%).