Basta con i termosifoni a bollore, abbassando di due gradi il riscaldamento non solo la Toscana rientrerebbe nei parametri di Kyoto, ma ogni famiglia potrebbe avere una bolletta più leggera, pagando un quinto in meno. Parola di esperto.
I NUMERI. Gli studiosi dell’Ibimet, l’Istituto di biometeorologia del Cnr che ha il suo quartier generale a Firenze, hanno fatto due conti: secondo le loro analisi se in tutta la Toscana si mettesse mano al termostato il risultato sarebbe soeprendente. “Se tutti abbassassero di due gradi la temperatura, intorno ai 19 gradi – ha spiegato Giampiero Maracchi, direttore dell’Ibimet – saremmo già quasi dentro gli obblighi che come Regione abbiamo sul protocollo di Kyoto”. Lo studioso ha partecipato oggi a una conferenza stampa di Confesercenti Firenze per adeguare le date dei saldi al cambiamento delle stagioni.
BOLLETTA MENO CARA. Far lavorare meno le caldaie, porterebbe anche a un risparmio economico, oltre che ambientale. “Due gradi, in termini termici, può voler dire anche un 20% in meno sul fronte più finanziario – ha proseguito Maracchi – da un punto di vista strettamente bioclimatico e biometereologico con 19 gradi, a meno che non ci siano patologie importanti o persone molto anziane, si vive benissimo”. E se uno sente fesco? “Basta che coprirsi di più”, ha aggiunto.