giovedì, 25 Aprile 2024
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Come cambia l’Università

Riduzione del numero dei corsi di laurea per razionalizzare e semplificare l'offerta didattica, e taglio del numero di esami che ogni studente dovrà sostenere. Queste, e altre, le novità dell'Ateneo fiorentino, che dal prossimo anno presenterà un volto nuovo.

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Verso il nuovo anno accademico dell’Università di Firenze. Il Senato accademico dell’Ateneo fiorentino ha esaminato e approvato l‘elenco dei corsi da attivare per il 2008-2009, primo passo verso la definizione dell’offerta formativa che sarà contenuta nel Manifesto degli studi, che sarà pubblicato nella prima settimana di luglio.

Come annunciato negli scorsi mesi, l’Università di Firenze ha previsto di applicare nel nuovo anno accademico la riforma prevista dal decreto ministeriale 270 del 2004. Saranno razionalizzati e riqualificati i corsi di studio e di conseguenza diminuirà consistentemente il loro numero rispetto al 2007-2008.

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Nelle 12 facoltà dell’ateneo ci saranno così 51 lauree di primo livello, 44 lauree magistrali, 6 a ciclo unico. Rimangono per il prossimo anno nell’ordinamento non riformato 20 lauree triennali nella Facoltà di Medicina e 40 lauree di secondo livello, in particolare nelle Facoltà di Ingegneria e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (i numeri dello scorso anno accademico erano i seguenti: 100 lauree triennali, 111 lauree specialistiche e 6 a ciclo unico). Per quanto riguarda gli esami, le lauree di primo livello ne prevederanno al massimo 20 (in totale), quelle di secondo livello 12.

“Obiettivo della riforma è soprattutto qualificare l’offerta formativa, facilitare l’orientamento degli studenti e accelerare il loro percorso di studio – spiega Sandro Rogari, prorettore alla didattica – Con la revisione dei regolamenti didattici dei singoli corsi di laurea, infatti, si avrà una forte riduzione del numero degli insegnamenti e quindi degli esami, che riordinerà e renderà più scorrevole lo svolgimento degli studi”. Nonostante l’introduzione della riforma, naturalmente, gli studenti iscritti mantengono il diritto a concludere gli studi nel corso iniziato, se lo desiderano.

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